domenica 4 settembre 2011

Il castello di domenica 4 settembre



PIGLIO (FR) – Castello Colonna-Orsini

Attorno ad esso nacque e si ampliò il Borgo Medioevale. La posizione del castello e del borgo con la scelta del luogo, la rete stradale esterna ed urbana costituiscono un interessante esempio di architettura militare ed urbanistica. Fu fondato presumibilmente verso l'anno Mille, visto che è menzionato tra i possessi del Vescovato di Anagni in una bolla di Urbano II del 18 settembre 1088, confermata da Onorio III nel 1217 ad un B. de Pileo ed ai condomini della Rocca di Paliano. E’ importante il periodo sotto la giurisdizione di una famiglia locale, i de Pileo, legati alla città di Anagni e facenti parte della consorteria che reggeva il castello di Paliano, la più munita fortezza papale della zona, ed infine alleati dei Caetani. Al periodo della loro signoria va attribuito l’ordinamento urbanistico del paese con due palazzi-castelli. Fra il 1348 ed il 1359, forse perché i de Pileo abitavano sempre più frequentemente in Anagni e a causa di legami matrimoniali, si determinò il passaggio del feudo ai de Antiochia, discendenti, per un ramo bastardo, da Federico Il e signori di un piccolo stato a cavallo dei monti Simbruini comprendente pochi feudi. Ribelli più volte alla Chiesa romana ed ai papi, i de Antiochia si allearono con i Colonna, partecipando a diverse guerre feudali. Dopo che l'ultimo degli Antiochia subì la decapitazione in Campidoglio, insieme ad altri baroni ribelli, nel 1430 il castello venne consegnato alla famiglia Colonna. A tale periodo appartiene la bolla di Elenio IV, del 15 marzo 1435 con la quale prende sotto la sua protezione il Cardinale Prospero Colonna ed i suoi fratelli, nonché il loro difensore e aderente il nobile Corradino de Antiochia de Pileo e con essi i loro castelli ed i loro possessi. Nel 1453 si ha l'ultimo documento relativo al dominio dei de Antiochia sul castello del Piglio con la vendita, il 25 di aprile, della terza parte del castello suddetto a favore di Odoardo Colonna dai Signori, Mattia e Gian Francesco fratelli de Antiochia, integrando così la precedente vendita delle altre due parti. Da questo momento i Colonna mantennero il feudo pigliese fino al 1816 con tutte le vicissitudini connesse ai contrasti con di versi papi, i quali confiscarono in più occasioni la proprietà. Il castello è costituito da due parti differenti costruite in epoche diverse: una parte più alta (Palatium superiore) ed una parte più bassa (Palatium inferiore) con un dislivello, fra l'una e l'altra, di circa 25 metri. Il Palatium superiore con la "Rocca" era il centro maggiore fortificato. Della Rocca si ricorda una "Loggia Rocce", una "cisterna" e la "Platea Curie", la piazza d'armi, e un "Palatium Rocche" cioè il Palazzo Baronale con una "Sala Palatii" dove nel 1332 e nel 1348 si celebrarono solenni investiture da parte del Signore feudale. Il Palatium inferius o Castellutium aveva una corte (Platea) su cui prospettavano edifici di cui uno caratterizzato da "Camere pinte", cioè decorate di pitture. Il "castello alto", conservato allo stato parziale di rudere, è costituito da un torrione a sperone verso la montagna; da una cortina con torri lungo il lato Nord sovrastante l'accesso alla porta; da un ripiano centrale sopraelevato; da una fila di ambienti sul lato Sud, scende ad ambienti sottostanti, in una parte interrati e nell'altra assai sollevati sul suolo a causa della grande pendenza della collina. Ubicata nella piazza d'armi, sotto il mastio, si trovano i ruderi della chiesa di S. Pietro in Castrovetere. Il "castello basso", risalente probabilmente agli inizi del XIV secolo, è situato nel punto di inizio della via Maggiore, si trova quindi a guardia del principale accesso al paese che doveva avvenire mediante una porta qui situata, dove oggi si vede un arco la cui costruzione risale ad epoca recente. La costruzione si compone di un piano terreno, situato alla stessa quota della via Maggiore, un primo piano e un ammezzato costruiti nell'Ottocento e che nascondono le antiche strutture, sul lato che affaccia sulla strada, mentre sul lato opposto, quello esterno, ha altri ambienti a quota più bassa, essendo addossato allo sperone di roccia che delimita l'abitato. L'edificio, che ha subito parziali modifiche, conserva ancora l'aspetto originario anche se le sale del piano terreno, coperte da crociere sorrette da pilastri, sono attualmente utilizzate come magazzino di vendita di capi di abbigliamento.

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