domenica 16 ottobre 2011

Il castello di domenica 16 ottobre





ACATE (RG) – Castello dei Principi di Biscari

Venne costruito nel 1494 sul bordo del lato sud della valle del fiume Dirillo, per volontà del Barone Guglielmo Raimondo Castello che contribuì anche allo sviluppo del centro abitato. E’ situato al centro del paese e si affaccia su di una grande piazza alberata: a esso è inoltre adiacente l'interessante chiesa di San Vincenzo edificata nel 1643. A Guglielmo Raimondo Castello subentrò il figlio Giovanni e attraverso altre dirette successioni, nel 1566 ne divenne proprietario Fernando Castello, signore di Biscari, che fu l'ultimo dei Castello. Da questi, morto senza figli, per linea femminile, pervenne a Orazio Paterno, con la clausola di dovere egli assumere anche il cognome e lo stemma dei Castello (1578). In seguito divenne proprietà di un ramo collaterale della famiglia e nel 1623 Agatino Paternò Castello ottenne da rè Filippo III di Sicilia, il titolo di principe ed ebbe, per un certo periodo, le funzioni di viceré nella Valle di Noto. Dopo successivi passaggi ereditari, (va ricordata la figura di Ignazio II, illustre studioso che donò alla sua Catania un ricco museo di rarità antiche) il castello fu proprietà del principe di Biscari Roberto Paterno Castello Valery. La sua veste attuale è sorta dalle modifiche fatte dal principe Vincenzo Paternò, il quarto della dinastia. L’androne di ingresso presenta uno stemma composto di due draghi che sostengono un castello con tre torri. La bella e aristocratica dimora consta di due torri laterali di cui una mozzata da tremenda tempesta non molti anni or sono. All'interno nulla più di notevole. Sul grande cortile quadrato due loggette ed una piccola «angoliera» quattrocentesca. Nella cappella gentilizia, in un sarcofago dietro l'altare, è visibile un corpo che la leggenda vuole sia quello di S. Vincenzo martire il quale, partecipando ad una crociata, sarebbe stato ucciso nel sonno da un saraceno. Una principessa Biscari avrebbe, in seguito, fatto costruire il santuario per custodirvi il suo corpo, trasportato in Sicilia. Altra versione, meno romanzata, narra invece di un Biscari morto santamente ed onorato con particolare devozione. Nell'ala sud est vi sono le carceri dotate di doppie grate, mentre nel lato nord vi sono le strutture del portale antico che è stato murato. Nella parte centrale il portale è affiancato da dodici finestre su entrambe le ali laterali. Nella seconda metà del ventesimo secolo subì l'abbandono quasi totale, ma è stato successivamente acquistato dal Comune e restaurato, per cui oggi si presenta in tutto il suo splendore originario. Per approfondire si può visitare il seguente link:
http://www.comune.acate.rg.it/home/index.php?option=com_content&view=article&id=180&Itemid=76&limitstart=3

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