giovedì 1 dicembre 2011

Il castello di giovedì 1 dicembre



LATIANO (BR) – Palazzo Imperiali (o Castello)

E’ il monumento simbolo di Latiano. Edificato nel XII secolo come fortezza, l’edificio originariamente era circondata da un fossato. Subì numerose trasformazioni col passare dei secoli, in particolare alla fine del ‘600 durante il governo di Carlo Imperiali III, marchese di Oria e Francavilla. In questo periodo perse i connotati di struttura difensiva per rientrare nel gusto dell'architettura salentina dell'epoca, come dimostrano i motti latini e la grande iscrizione dell'arco ribassato che inquadra l'apertura sopra il portone di accesso. Del 1724, così com'è inciso sui frontespizio del Palazzo, è l'ultimo e più importante intervento su questa struttura. Nel 1753 il Palazzo compare nel Catasto Onciario. Le sue torri quadrate su via Spinelli conservano l’originale struttura cinquecentesca. La famiglia Imperiali rimase proprietaria del palazzo sino al 1909, quando il marchese Guglielmo Imperiali, ultimo discendente della casata francavillese, lo cedette al Comune che vi insediò i suoi uffici. Oggi il palazzo ospita inoltre la biblioteca, la mediateca e il Museo del Sottosuolo, suddiviso in quattro sezioni (Biologia del Sottosuolo, Geologia, Paleontologia gen. e Paleontologia umana). Il palazzo presenta una pianta squadrata con un loggiato sulla facciata sormontato da un grande arco, entro il quale è inserito lo stemma degli Imperiali. All’esterno inoltre, un portale bugnato e finestre riccamente decorate. A destra vi è la chiesetta dell’Immacolata, nata come cappella gentilizia degli Imperiali, all’epoca collegata direttamente al palazzo. Molto interessante, all’interno dell’edificio, è il Salone di rappresentanza, con decorazioni e pitture dell'artista latianese Agesilao Flora (1863-1952): in tre riquadri sono rappresentati “Roma”, “Il Salento” e “L’Italia” mentre sulla parte centrale del soffitto è dipinta una allegoria. Sempre nel Palazzo è stata sistemata una raccolta di quadri di scuola napoletana e veneta del’600 e ‘700.

Nessun commento: