martedì 18 settembre 2012

Il castello di martedì 18 settembre





OVINDOLI (AQ) – Torre di Santa Iona

Nata inizialmente come torre isolata di avvistamento e poi inserita all'interno del borgo, costituisce un anello di congiunzione tra il castello di San Potito e quello di Celano, sulla strada di penetrazione alla piana del Fucino dalla conca aquilana, attraverso l'altopiano delle Rocche. Venne fatta edificare nel XIII secolo dai Conti di Celano su un colle intorno al quale si raccoglie il centro antico. Ha pianta circolare, impostata su un banco roccioso. è costituita da due ambienti sovrapposti: quello inferiore, alto circa 7 metri, mostra un diametro di appena 3,30 metri in ragione del forte spessore assunto in tale zona dalla torre a pianta circolare. Era coperto a volta emisferica in pietra con un'apertura oculare, riquadrata in pietra concia al vertice. Veniva probabilmente adibito a magazzino e cisterna ed era suddiviso in altezza in due vani. Infatti restano nella muratura, ad una certa quota, i segni degli alloggiamenti delle travi del solaio intermedio. Il piano superiore, destinato al corpo di guardia, è a pianta ottagonale; si accedeva ad esso tramite una scala lignea orientata a sud verso l'alveo del Fucino, sormontata da un architrave rettilineo monolitico in pietra; al di sotto rimane una mensola che sosteneva il ponte di legno che collegava la torre al battiponte, oggi non più presente. Si eleva rispetto al piano campagna per un'altezza di 13 metri circa. La tipologia costruttiva in blocchetti di pietra, ben squadrata e connessa e l'assenza di scarpatura basamentale lasciano presumere che la torre sia stata modificata in altezza in una seconda fase. La cimatura sommitale non permette di rileggere la natura del coronamento. Non si esclude l'ipotesi che, un tempo, la torre, fosse più alta e munita di merlatura; gli eventi storici e naturali, tra i quali il terremoto del 1915, hanno danneggiato la costruzione, soprattutto nel paramento esterno in quanto sono stati prelevati in più parti numerosi conci di pietra, riutilizzati per edificare le costruzioni vicine. La torre è stata restaurata integrando il paramento esterno delle parti mancanti, richiudendo una breccia esistente sul prospetto meridionale e creando un varco d'accesso al vano inferiore. Il vano superiore e stato coperto con un solaio in ferro e laterizio (fonte principale è il sito http://www.ovindoli.terremarsicane.it).

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