sabato 27 ottobre 2012

Il castello di domenica 28 ottobre





GUALDO CATTANEO (PG) – Castello di Simigni

Fondato nel 1103 da Seminio, appartenente alla famiglia dei conti di Collazzone, venne fortificato nel 1322 con la costruzione di una torre e di possenti mura difensive. Nel 1363 fu assalito e conquistato dalla Compagnia del Cappelletto, prima compagnia di ventura italiana, che, dopo avere conquistato S. Gemini e Simigni, ottenne dal comune di Todi 1000 fiorini affinchè lasciasse quei luoghi. Mantenuta la parola, i soldati crearono però un piccolo feudo intorno al castello di Torreuccia, tra Gualdo Cattaneo e Bastardo. Questa Compagnia era formata da rampolli della nobiltà italiana in cerca di avventure e di gloria. Nel dicembre 1363, appena liberato dalla prigionia senese, Niccolò da Montefeltro cercò di raggiungere i compagni che erano accampati presso Simigni, ma venne catturato dai todini e rinchiuso nel carcere. Nel 1389 Simigni passò sotto il dominio dei Trinci, nel 1410 sotto Braccio Fortebracci; poi nuovamente ai Trinci e da questi agli Atti. Molti feudi, in quel particolare momento storico, erano soliti passare dai Trinci ai Fortebracci e viceversa. Nel 1435 Corrado XV Trinci restituì Simigni al governatore di Perugia, monsignor Alberto Alberti. Il castello passò dopo un'infeudazione agli Atti, sotto la giurisdizione dell'abbazia cistercense di Chiaravalle e, successivamente eretto a contea, ebbe per signore il conte Federico di Simigni.Nel 1645 fu riacquistato dagli Oddi di Todi, proprietari anche di palazzo Atti; all'inizio del '600 il priore tuderte Benigno Degli Oddi apportò abbellimenti e restauri di notevole significato alla città. Sulla porta d’ingresso del castello sono impressi gli stemmi degli Oddi (Todi) e dei Baglioni (Perugia), a testimonianza di come il castello fu assai conteso. Attualmente l’edificio appartiene a privati ed è stato oggetto di ingenti lavori di restauro, come si può vedere nel seguente link:
http://www.studiodomenicovincenti.it/scheda_progetto.php?menid=19

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