sabato 26 gennaio 2013

Il castello di sabato 26 gennaio






SAN POLO DEI CAVALIERI (RM) – Castello Orsini-Cesi-Borghese

Questo edificio dalla mole maestosa e compatta, con i suoi affreschi ed il suo mastio ancora intatto, ebbe numerose e diverse destinazioni d’uso nel corso dei secoli: quella missionaria e pionieristica dei Benedettini di San Paolo fuori le Mura (1081), quella agricola-militare degli Orsini (1390-1438), quella sfarzosa e scientifica dei Cesi (1558-1678) e infine quella minore dei "massari". Le prime notizie del castello risalgono alla seconda metà del X secolo quando viene citato come terreno inerente ad una non ben identificata piccola chiesa di San Paolo (ora distrutta), che per varie storpiature dialettali, nel corso dei secoli divenne San Polo (da cui, forse il nome del paese), sita nella zona. Dapprima fu dei Cavalieri appartenenti al Sovrano Ordine Militare di Malta, poi al monastero romano di San Paolo fuori le Mura. I monaci Benedettini, per esigenze difensive, fortificarono l'antica torre di guardia che sorgeva al centro del "Fundum Sancti Pauli in Jana” nel 1029/81; già nel 978, Benedetto VII aveva riconfermato il "fundum" ai monaci, il che fa presumere che l'antica torre, l'odierno mastio, esistesse sin dal 604, come adattamento di un'antica costruzione romana. Il Castrum era un punto nevralgico e di snodo tra la Sabina e la Valle dell’Aniene, di fatto, in tutto l'XI secolo, fu oggetto di molte contese. La seconda fortificazione della torre, e la trasformazione in un castello vero e proprio, avvenne ad opera degli Orsini, che investiti feudatari nel 1390 da Bonifacio IX, ultimarono le opere di fortificazione e trasformazione della rocca nel 1438, come conferma l'antica iscrizione del Pluteale posto a fine lavori. Il 1558 segnò l'inizio di una nuova dinastia a San Polo: i Cesi. Acquistato il "castrum" per 7000 scudi, tramontata l'importanza militare del luogo, lo trasformarono in Palazzo Baronale per volontà del Cardinale Federico Cesi, grande mecenate delle arti. Fu questo un periodo di splendore per il palazzo, arricchito dagli affreschi quasi certamente attribuiti allo Zuccari e al Muziano, alleggerito dall'apertura di grandi finestre su disegno del Guidetti, architetto dei Cesi: in particolare fu scelto da Federico Cesi il "Linceo", suo principe, come luogo di incontro, d'arte e cultura per le ricerche e i cenacoli del Lincei, tra i quali Faber, Stelluti e Galileo Galilei. Tutto durò fino al 1656, quando un'epidemia di peste decimò il paese e allontanò i Cesi dal palazzo, poi venduto nel 1678 ai Borghese che nel 1700 affittarono tutti i loro possedimenti di San Polo a un certo Pietro Trusiani. A quest'epoca una parte del castello fu addirittura adibita a granaio e cominciò quindi la sua inevitabile decadenza. Rientrato in possesso dei Borghese all'inizio del XX secolo, nella persona della principessa Anna Maria, da allora le vicissitudini del palazzo furono molteplici, finché, sul finire degli anni '50, l'architetto Luca Brasini ne curò un preliminare restauro. Circa trent'anni dopo, il castello, bisognoso di notevoli interventi conservativi e di completamento, venne acquistato dalla società ICAB 23, che, nel più assoluto rispetto delle strutture, e con la supervisione della Soprintendenza dei Beni Architettonici e ambientali del Lazio, ne promosse un profondo restauro conservativo, strutturale e pittorico. La base ha forma rettangolare al cui centro è il mastio ed ai vertici sono poste delle torri di avvistamento semicircolari con merlature nella parte superiore. Il basamento è costituito da un'ampia scarpata mentre il coronamento consiste in una serie di mensole di marmo che sorreggono il camminamento di guardia. Nel cortile vi è una cisterna ottagonale decorata con colonnine e stemmi degli Orsini eseguiti dalla bottega di Taddeo e Federico Zuccari. La cisterna risale al 1439 quando fu realizzata da un certo Mastro Guglielmo. Nei saloni si possono ammirare degli affreschi rappresentanti scene mitologiche, panorami e stemmi dei Cesi. Attualmente è di proprietà privata. Altre notizie le potete leggere qui: http://www.tibursuperbum.it/ita/escursioni/s.polo/CastelloS.Polo.htm http://www.ilcastellodeilincei.org/ (cliccando su “La sede” nel menù di destra)

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