venerdì 1 marzo 2013

Il castello di venerdì 1 marzo






CANNE DELLA BATTAGLIA (BT) – Castello Normanno-Svevo

In questa località si svolse il piu grande combattimento dell'antichità. Il 2 agosto del 216 i Cartaginesi, guidati da Annibale, sconfissero sonoramente i Romani, grazie ad un capolavoro di tattica militare che vide l’accerchiamento e la distruzione di un esercito due volte più numeroso, 100 mila soldati contro 40 mila. Con la caduta dell'Impero Romano d’Occidente, anche Canne subì la devastazione barbarica e nel 547 durante la guerra gotica fu distrutta dalle truppe ostrogote di Totila. Dopo una lenta ripresa la città di Canne rinacque e continuò a vivere all'ombra di Canosa fino alla distruzione di quest'ultima nell'872 ad opera dei Saraceni, acquistando così nuova importanza anche con l'istituzione di una diocesi, sulla cui cattedra, nel 1100, sedette il vescovo San Ruggero (patrono di Barletta). Per la sua posizione strategica Canne fu il luogo di altre battaglie, fra cui quella avvenuta il 1 ottobre 1018 fra i Normanni guidati da Gilberto Drengot e assoldati da Melo di Bari, capo degli insorti pugliesi, e i Bizantini, guidati dal catapano Basilio Boioannes, che ne uscirono vittoriosi. Sotto la dominazione bizantina, Canne conobbe il suo periodo di maggiore fioritura fino al 1083, quando, passata sotto il possesso dei Normanni, fu distrutta da Roberto il Guiscardo per vendicarsi della rivolta guidata dal nipote, il barone Ermanno. Ormai in ginocchio, Canne non riuscì più a risollevarsi. Il lento ma inesorabile esodo dei suoi cittadini portò la maggior parte di questi ad emigrare nella vicina Barletta. Perciò, nel 1301, il suo territorio fu annesso da Carlo II d’Angiò proprio a quello di Barletta. Sulla sommità orientale della cittadella di Canne, strettamente connesso alla cinta muraria, si individua il castello normanno-svevo, il cui interno è ancora da scavare. Percorrendo la S.S. 93 da Barletta a Canosa, dopo c.a. 9 Km. c'è una deviazione per Canne della Battaglia. Un percorso pedonale conduce alla collina dove sorgeva il castello. La fortificazione è a pianta quadrangolare con torri angolari e occupa una superficie di 900 mq. Già roccaforte tardoantica, successivamente araba e bizantina, fu probabilmente sistemata in epoca normanna e sveva. L'ultima fase si data al XVI secolo. La struttura si adagia sul terreno e da quota zero raggiunge il punto più alto a 10.80 mt. Le prime campagne di scavo si effettuarono a partire dal 1956-57 e portarono alla luce una serie di ambienti. Nel 1999-2000 sono stati condotti gli ultimi scavi finalizzati a ripercorrere la sequenza costruttiva del castello che hanno evidenziato come il corpo centrale rappresentasse un grande maschio o torrione attorniato da una cinta muraria successivamente inglobata da quella delle fasi posteriori oltre a portare alla luce una stratificazione pavimentale datata XII- XIII secolo. Il nucleo primigenio del castello è costituito da un torrione quadrangolare corrispondente al castellium delle fonti di VI-VII secolo cui si aggiungono gli edifici successivi. L'area rettangolare intorno al torrione fu delimitata da una cinta muraria con torri d'angolo; il nucleo fortificato precedente rimase in uso come corpo edilizio centrale affiancato ad ovest da una serie di strutture. Tra i secoli XII e XIII venne aggiunto il corpo orientale e il lato nord fu occupato da tre ambienti quadrangolari. Gli spazi abitativi vennero pavimentati con malta e il vano tangente al lato ovest delle mura è stato interpretato come sala consiliare o di ricevimento. Sugli altri due lati del castello sono stati individuati ambienti di servizio legati a funzione di guardiana e acquartieramento, ad eccezione del vano rettangolare sul lato est con un focolare che è stato interpretato come sede del gruppo dominante. All'esterno del castello, fra le due torri nord e sud- ovest, ci sono ambienti per le attività produttive (notizie del castello trovate sul sito www.ba.itc.cnr.it). Nella foto panoramica di Canne allegata, si nota il castello posizionato in alto a sinistra.

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