sabato 13 aprile 2013

Il castello di sabato 13 aprile







ROSIGNANO MARITTIMO (LI) – Torre di Vada

E’ una struttura di avvistamento situata lungo costa a sud di Rosignano Solvay, nel comune di Rosignano Marittimo. La torre ha origini medievali; sorse infatti sul finire del Duecento (1279) ad opera dei Pisani allo scopo di segnalare ai naviganti le pericolose Secche di Vada e per avvistare ogni tipo di minaccia proveniente dal mare. Successivamente, decaduta la Repubblica di Pisa, la torre passò ai Fiorentini, che nel XV secolo la restaurono e la resero parte integrante del sistema di avvistamento posto lungo la costa toscana a sud di Livorno. Dalla torre doveva essere sorvegliato un tratto di mare assai ampio, compreso tra la Torre di Castiglioncello, a nord, e la torre posta alla bocca del fiume Cecina (ora Villa Ginori), a sud. Il contatto visivo con le altre strutture difensive consentiva la segnalazione di eventuali pericoli, mentre i Cavalleggeri erano tenuti ad ispezionare l'intera costa, muovendosi di torre in torre. Oltre alla protezione della costa dalle incursioni saracene le torri, dopo la costruzione del porto di Livorno, ebbero altre funzioni, quali: la protezione contro lo sbarco di contrabbandieri che volevano sottrarsi al controllo doganale; di presidio sanitario contro il dilagare delle nuove malattie che aveva fatto seguito alla scoperta e ai commerci con il nuovo mondo. Controllando l'intera costa toscana consentivano infine un controllo sui convogli in arrivo ed in partenza, evitando al governo mediceo le spese di allestimento di una flotta. L'antica torre di Vada venne cinta da un possente contrafforte, di conseguenza dalla piccola e semplice torre quadrangolare a pareti verticali si pervenne alla complessa struttura a base troncopiramidale che si può ammirare ancora oggi. Il nuovo edificio rispondeva alle moderne esigenze militari: i forti spessori in basso potevano meglio resistere al fuoco dell'artiglieria, mentre il corpo in alto fortemente aggettante sul cornicione aumentava la superficie destinata alla Batteria posta sulla sommità della Torre. L'ingegnere Odoardo Warren, incaricato nel decennio 1739-49 dai Lorena di una supervisione dei forti costieri, descrisse la presenza di un fossato e di un ponte levatoio, oggi scomparsi. Warren raccontò come la torre fosse al centro di vaste e malsane paludi e che 'le truppe che vi vengono mantenute hanno l'aria di essere sempre malate'. Inoltre, adiacente alla struttura si estendeva una vasta dispensa, composta da diversi locali, un forno, una stalla ed una cappella; qui trovavano alloggio il castellano e la guarnigione, mentre nella torre vera e propria gli spazi erano limitati, ma sufficienti per tenervi alcuni pezzi d'artiglieria. Nell'Ottocento, esaurite le funzioni militari, continuò a funzionare come faro fino al 1979, tanto che intorno al 1950 fu demolito il tetto a padiglione per installarvi un faro di maggiore portata. Successivamente restaurata, oggi la torre è sede del Laboratorio di Educazione Ambientale ed è visitabile in occasione di manifestazioni culturali. La fortificazione presenta una pianta quadrata, delimitata da massicci contrafforti per quasi tutta la sua altezza. L'interno è suddiviso in cinque livelli, compreso il piano di copertura praticabile. La parte superiore, rialzata nel dopoguerra, è stata ripristinata durante il restauro portato avanti tra il 1990 ed il 1995.

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