lunedì 13 maggio 2013

Il castello di lunedì 13 maggio






OLBIA (OT) – Castello di Pedres (pisano-aragonese)

Detto anche castello di Pedreso (si ipotizza che il nome del fortilizio sia derivato dalla presenza della vicina Villa Petresa, o Petrosa, piccolo nucleo demico medievale estintosi nel XIV-XV secolo), venne edificato su una ripida emergenza rocciosa alta 89 mt., dalla quale si sovrasta la parte meridionale della conca di Olbia, con scambio visivo con l’antica città e relativo porto. Si tratta di un forte, risalente al Medioevo, costruito in pietra fra il 1296 ed il 1388, dai Visconti, potente famiglia di Pisa che resse il Giudicato di Gallura fino al XIII secolo, e successivamente utilizzato dai Pisani per far fronte all'attacco da parte degli Aragonesi. Originariamente il castello era dotato di quattro torri e composto da due piazzali, uno superiore e uno inferiore, cintati da mura poligonali, raggiungibili attraverso scale costruite con grandi massi di granito. Gli interessanti ruderi comprendono una doppia recinzione: la prima, molto ampia di forma quadrilatera, ebbe la funzione di inglobare al suo interno un vasto ripiano del colle; la seconda, presenta una parte anteriore di circa 1000 mq. e una posteriore nella quale sorgono la torre e un edificio rettangolare adibito probabilmente ad abitazione. Sono ancora visibili, nel piazzale superiore, due stanze diroccate, di cui una con volta a crociera, una cisterna per la raccolta della acque piovane, ed il mastio, che in origine era suddiviso su quattro piani lignei, sostenuti da mensole granitiche e/o incassati direttamente negli alzati. Della torre, che in cima aveva un terrazzo pavimentato in cocciopesto, si conservano in alzato solo due lati, per un’altezza di oltre dieci metri. L'accesso al mastio era posto a circa 6 metri d'altezza e avveniva utilizzando scale di legno retrattili. Un edificio rettangolare si affianca al mastio ed anche questo presenta un’ampia cisterna sottopavimentale la cui volta è crollata. Un ulteriore vasto ambiente rettangolare si appoggia al lato meridionale della cortina, avendo potuto svolgere preferibilmente la funzione di alloggiamento per soldati di stanza e/o magazzino. Nel 1339 il castello venne affidato ai frati ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. A partire dalla seconda metà del XIV secolo divenne di proprietà degli Aragonesi e quindi del Giudicato di Arborea. Con la pacificazione dell'isola il castello di Pedres perse di importanza ma, prima di venir abbandonato (all'inizio del XV secolo), alcuni rifacimenti specie alle finestre fanno pensare ad un suo utilizzo gentilizio. Molti dei danni sono riconducibili all'incuria e all'abbandono patito nei decenni più recenti, mentre altri sono attribuibili ai bombardamenti della II guerra mondiale. Negli anni dopo il conflitto è stato adibito anche a struttura funzionale alla gestione del vicino Aeroporto Vena Fiorita. L’accesso attuale al monumento è dal versante settentrionale, diversamente da quello originale, che si apre ancora ad occidente, verso la scomparsa Villa Petresa. La scalinata di restauro attualmente utilizzata ne ricalca una precedente, ricavata nel corso della seconda guerra mondiale, quando sulla cima del colle venne impiantata una postazione di contraerea. Il mastio è collocato all’estremità opposta dell’ingresso. Per molte sue caratteristiche il castello si avvicina ad altri esempi pisano-lucchesi del periodo, lasciando supporre progettisti e maestranze importate dalla Toscana durante il dominio della famiglia Visconti nel regno giudicale di Gallura.

Nessun commento: