lunedì 24 giugno 2013

Il castello di martedì 25 giugno





BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Castello Angioino-Aragonese

Tra i castelli più belli e meglio conservati della Calabria, oltre che magnifico esempio di architettura militare nella regione, fu costruito nella seconda metà del XI secolo per volere di Ruggero il Normanno. In origine la sua dimensione doveva essere limitata e, probabilmente si sviluppò intorno ad un preesistente castrum bizantino. Solo successivamente il castello venne adibito a dimora stabile dei signori locali succedutisi nel feudo di Belvedere Marittimo. Divenuto e adibito quindi a residenza, prese il nome di castello del Principe. Nel corso dei secoli molte famiglie nobili si successero nel possesso del maniero. Nel 1269 passò da Carlo I d'Angiò a Giovanni di Montfort. La baronia continuò con Simone di Bellovidere e con il feudatario Ruggero di Sangineto, fedele agli Angioini, che restaurò la struttura sia nel 1287 che nel 1289. Rimase proprietà dei Sangineto fino al 1376. Seguirono i Sanseverino fino al 1382, gli Orsini del Balzo fino al 1405, i Cutrario fino al 1426 e nuovamente i Sanseverino. Quando il regno di Napoli fu conquistato dagli aragonesi nel 1426, molti feudi vennero confiscati, e tra questi anche quello di Belvedere Marittimo. Ferdinando I d'Aragona infatti, raggiunse la Calabria per sedare l'infausta congiura dei Baroni ordita contro di lui. Fece quindi potenziare i castelli di Castrovillari, Corigliano e Belvedere Marittimo, oltre a edificare quello di Pizzo. Nel 1490 il castello venne munito di ponte levatoio e ampliato con mura e dotato di due torri circolari, una delle quali, più alta della cortina di cinta, è resa più leggiadra da beccatelli con archetto sovrapposto, che sostengono la coronatura di merli. Con gli Aragonesi tutto il centro subì numerose modifiche tra cui la ristrutturazione delle mura con l’apertura di porte. Sono ancora visibili i bastioni e le torri di stile medioevale. Ancora oggi l'ingresso del castello è sormontato da una lapide con stemma aragonese retta da due putti. Nel 1494 il feudo ritornò ai Sanseverino fino al 1595, tempo intervallato da un breve dominio dei Giustiniani. Nel 1622 il comune di Belvedere Marittimo fu scisso dalla baronia dei Sangineto e divenne proprietà della famiglia feudataria dei Carafa, ai quali rimase fino alla confisca. Il castello di Belvedere Maraittimo è una struttura a pianta quadrata con le due torri esposte a sud. Sia queste ultime che le mura presentano accorgimenti di carattere difensivo tipicamente aragonesi, come il redondone e base scarpata. A sud e a ovest si vedono i ruderi del fossato e i piccoli spazi in cui erano legate le catene del ponte levatoio. Il castello del Principe di Belvedere Marittimo è stato dichiarato monumento nazionale e il modello in plastica è riprodotto ne "L'Italia in miniatura" a Rimini. Passato nelle mani degli Spinelli, fino a pochi anni fa il 43% era di proprietà di Maria Luigia Spinelli, mentre il restante 57% era del gruppo che faceva riferimento ai Rotondaro, Nicola e Vito, imprenditori edili, che tra l’altro avevano acquisito anche il pacchetto della ex clinica Spinelli. Il castello è stato a lungo in vendita (tanto da comparire in siti di gruppi specializzati nella vendita di immobili), senza che le amministrazioni comunali che si sono succedute, si siano mai accollate il gravoso impegno di acquistarlo. Attualmente non so quale sia la situazione, non avendo trovato notizie recentissime. Per ulteriori approfondimenti sulla storia del castello vi segnalo il link: http://www.belvederemarittimo.com/link6.htm

Nessun commento: