venerdì 28 giugno 2013

Il castello di venerdì 28 giugno





MEZZOCORONA (TN) – Castel Firmian

In posizione privilegiata, alla base di imponenti pareti di roccia e affacciato sui verdi vigneti del Piano Rotaliano, fu costruito nel 1480 da Nicolò I di Firmian, energico capitano della Valle di Non e delle Giudicarie che aveva sposato Dorotea, l’ultima dei Kronmetz; egli decise di abbandonare il sovrastante castello nella roccia (San Gottardo), in favore di una residenza più comoda e più in linea con i gusti e gli stili abitativi del tempo, oltre che meno complicata da raggiungere. Nicolò abbatté la vecchia casa murata, presso la “via romana”, forse una volta canipa vescovile e costruì la torre quadrata di mezzodì ( detta anche Torre di Mezzo) adornandola dell’agile sporto; sul lato nord-est vi appoggiò una piccola quanto comoda dimora. Tutto attorno innalzò una cinta merlata protetta verso il monte e verso il paese da profondi fossati. Dal complesso si dipartiva un rivellino murato: controllava la sottostante strada pubblica, detta “romana”, certamente strada antica in comunicazione con la Valle di Non e col vicino guado sul Noce. Così Nicolò poteva, da vicino e a suo piacimento, controllare il traffico. Fece murare sulla torre di guardia, ben visibile sopra l’arco acuto del portale, una grande pietra con l’arma del suo casato accoppiata a quella dei Kronmetz. I Conti Firmian, signori guerrieri e mecenati delle arti, svolsero un ruolo di primo piano nelle relazioni di potere tra mondo mediterraneo e germanico, ed esercitarono fino al 1824 il diritto di giurisdizione (tirolese) sul territorio circostante. Il castello fu oggetto di modifiche nei secoli successivi: nella seconda metà del Settecento fu innalzato di un piano, le quattrocentesche finestre furono sostituite da più ampi vani, sulla cortina sud-est fu costruita la nuova ala che unì la torre dello sporto alla torre di guardia, fu aperto il salone a due piani e furono colmati i fossati. Nel secolo seguente venne costruita la scuderia usufruendo della cortina verso il monte, presso la torre di guardia, e furono eseguite altre aggiunte, quali la “Casa del servo”. L’ingresso originario della residenza è il bel portale fregiato dallo stemma primitivo dei Firmian. L’androne serve la scala dei piani nobili e il portico, un suggestivo ambiente a volte, sostenuto dal massiccio pilastro. Nel salone principale del maniero, oltre la cappella di S. Giovanni Nepomuceno che custodisce l’antica statua lignea di San Gottardo proveniente dal castello nella rupe, si ammira una interessante collezione di ritratti di personaggi celebri del casato, che a grandi linee può riassumere la storia della potente famiglia, che svolse un ruolo di primo piano nelle relazioni di potere tra mondo mediterraneo e germanico. Il capostipite dei Firmian potrebbe essere il cavaliere Leopoldo, cui è dedicato un dipinto che recita: "fu mandato l'anno 933 con 400 uomini a cavallo contro li pagani dall'imperatore Henrico I”. Oltre a lui, si distinguono due opere raffiguranti Corrado I de Formigaro (1135) e Corrado II (seconda metà del XII secolo). Il personaggio più famoso della casata fu tuttavia Carlo G. Firmian, nato nel 1716 († 1782): egli fu governatore austriaco della Lombardia, mecenate di letterati, artisti poeti e uno dei valorizzatori del giovane Mozart, che fu suo ospite a Milano. Il castello, che ha mantenuto immutati i camminamenti di ronda e i muri merlati, è adibito ad abitazione privata e pertanto non è visitabile. Anche al suo interno è possibile notare i cambiamenti da stile tardo gotico a tardo barocco: testimonianza di ciò è l’ampio ballatoio che contorna il vasto salone centrale.

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