venerdì 4 ottobre 2013

Il castello di venerdì 4 ottobre






TAGGIA (IM) - Fortezza in frazione Arma di Taggia

Nel XII secolo, Taggia cadde sotto il dominio feudale dei Marchesi di Clavesana e divenne parte del Comitato di Albenga. I Clavesana costruirono un imponente castello da cui controllavano la zona. In seguito le terre dei Marchesi passarano a Genova che in cambio si impegnò a pagare lire 250 annue. Taggia non poté nominare i suoi consoli ma riacquistò una certa libertà di azione.
L'influenza genovese si fece sentire gravando di tributi la cittadina, in più, durante la guerra contro Pisa, le continue richieste di uomini e denaro portarono all'esasperazione i fieri tabiesi che nel 1238 si ribellarono a Genova. Taggia maturava sempre più la propria indipendenza e di pari passo cresceva l'importanza economica e commerciale della cittadina. Nel 1270 il borgo e il castello di Taggia subirono gravi danni in seguito all'intervento di Baliano Doria contro la famiglia ghibellina dei Curlo, rifugiatasi a Taggia dopo essere stata cacciata dal Podestà di Ventimiglia di parte guelfa.
Nel 1273 per rimediare all'ingiusto trattamento riservato ai tabiesi e alla loro cittadina, Genova nominò a Taggia il primo Podestà, il nobile genovese Ivano Baldizzone. Nel XIV secolo, Taggia che insieme ad Arma, Bussana e Riva costituiva un solo Comune, divenne un importante nodo per il traffico commerciale sul mare. Nel 1357 i consoli del Comune vennero sostituiti dal Podestà che insieme al Parlamento, ai consiglieri e altri funzionari amministavano la Città. Nel XV secolo, il malgoverno del Doge Paolo Fregoso portò la cittadinanza di Taggia alla fedeltà al Re di Francia Carlo VII e trascorsi pochi anni Taggia fu annessa al dominio del Duca di Milano: Francesco Sforza. Fortificata e difesa da mura, Taggia cercò di difendersi dagli attacchi continui dei pirati, le carestie poi decimarono la popolazione e facero di questi secoli i più duri per la cittadinanza. Nel 1561 il pirata Luzzalino saccheggiò Taggia ed altri paesi vicini dell'entroterra. Successivamente grazie all'appoggio dei genovesi la Città si munì di una terza cerchia di mura e ottenne cosi successo contro Luzzalino, sbarcato con 3.500 soldati. Con l'innalzamento della torre di Arma nel 1564, deliberata dalla Repubblica genovese, i genovesi vollero convincere la popolazione a tornare a coltivare i campi intorno ad Arma, campi che erano stati abbandonati dopo la distruzione compiuta da Baliano Doria. Nel XVII secolo la storia di Taggia, venne segnata dalla guerra tra i Savoia e Genova. Fu in occasione di questo conflitto che Taggia si rivolse a S.Benedetto, perche la loro città non venisse nuovamente colpita vista l'affiliazione con Genova. Nel 1797, Taggia entrò a far parte della Repubblica ligure, passò quindi all'Impero di Napoleone I e infine al Regno di Sardegna. La fortezza di Arma probabilmente fu edificata su di un precedente impianto romano del II secolo, di cui tuttavia sono andati perduti i ruderi e la lapide che ne testimoniavano l'esistenza. Quel primo castello era stato occupato dai Saraceni in più riprese prima del Mille e, quando era stato nuovamente espugnato e trasformato in covo corsaro nel 1270, il Senato ne aveva disposto la distruzione per sconfiggere gli occupanti. Ripresentatasi la minaccia turco-barbaresca nel Cinquecento, la torre fu riedificata. Il manufatto - a pianta romboidale, con alta scarpa e cordolo di raccordo al soprastante parapetto e scala interna in muratura - si erge sul promontorio della grotta dell'Arma e non ha subito trasformazioni nel corso del tempo. Per queste sue caratteristiche somiglia alle torri di Aregai e di Riva Ligure. La torre è di proprietà privata.

Foto di antonio.aina su http://www.panoramio.com e di Davide Papalini su http://commons.wikimedia.org

Ho anche trovato questo filmato: http://www.youtube.com/watch?v=E-NShxQk6tQ

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