mercoledì 29 gennaio 2014

Il castello di giovedì 30 gennaio






BUCINE (AR) – Castello in frazione San Leolino in Val d’Ambra

Su un largo sperone di roccia d´arenaria sono poste le solide fondamenta della cinta muraria del castello di San Leolino, edificata con grossi e robusti blocchi di calcare, più grandi alla base e più piccoli via via che salgono. Questa cinta, che conserva ancora intatta la sua originale forma ellittica, era interrotta dall´unica porta di accesso al castello. Tale porta era ancora al suo posto il 21 maggio 1777, giorno in cui i magistrati deliberarono "opera in grado minacciante rovina con pericolo dei viandanti la porta castellana di San Leolino......con loro legittimo......ordinano di far demolire la porta e di far nota in più della copia della spesa......". La data di fondazione non è certa. Un documento della fine del Duecento cita il castello che potrebbe essere stato edificato già nel secolo precedente. Le vicissitudini del castello e del limitrofo borgo sono note in quanto dettagliatamente ed accuratamente descritte in validi libri di storia, arte ed architettura e ricalcano le vicende degli altri castelli della Val d´Ambra, contesi per secoli tra Firenze, Arezzo e Siena e spesso dilaniati anche da lotte intestine. Non sempre il castello di San Leolino è citato nel corso degli avvenimenti che riguardano la Val d´Ambra dal Duecento in poi, anche se quasi sicuramente ne fu partecipe e soprattutto vittima. Nella seconda metà del Duecento la Val d´Ambra faceva parte dei possessi dei conti Guidi di Modigliana. Per quasi due secoli si trovò coinvolta nelle lotte fra Guelfi e Ghibellini. La battaglia di Montaperti del 4 settembre 1260 segnò la disfatta dei Guelfi ed assicurò un raro periodo di tranquillità alla Val d´Ambra, totalmente in possesso dei Ghibellini. Nel 1289 si registrò un´inversione del fronte. L´11 giugno, dopo la battaglia di Campaldino che vide la disfatta dei Ghibellini, i Guelfi di Firenze si diressero verso Arezzo, ma non potendola conquistare invasero la Val d´Ambra distruggendo molti castelli, tra i quali quasi certamente San Leolino. Come risulta dalle Memorie di Tito Cini, nel 1307 il castello venne saccheggiato e bruciato da Messer Guido di Messer Arduino da Viana che alla testa di trecento cavalieri e duemila fanti arrivò dalla Lunigiana, mandato dai senesi in soccorso dei fiorentini, di cui erano in quel momento alleati, minacciati dalle truppe del legato di papa Clemente V. Nel 1431 il conte Bernardino della Carda degli Ubaldini, lasciati i fiorentini ed alleatosi con il duca di Milano, scese con le sue truppe in Val d´Ambra ed il 1° maggio occupò San Leolino. Altre rovinose incursioni in Val d´Ambra che coinvolsero anche San Leolino si ebbero nel mese di aprile dell´anno 1527 ad opera delle truppe dell´imperatore Carlo V che al comando del duca Carlo di Borbone marciarono contro il papa Clemente VII ed i suoi alleati, il re di Francia, il duca di Milano e Venezia. Carlo di Borbone con l´aiuto dei senesi assediò Roma, la conquistò e la saccheggiò. Fu il famoso sacco di Roma del 1527. Carlo morì durante il saccheggio ed al ritorno le truppe imperiali al comando del principe d´Orange dirette a Firenze devastarono nuovamente la Val d´Ambra. Il 2 agosto 1554 a Scannagallo l´esercito francese comandato da Piero Strozzi, cacciato da Firenze e divenuto il luogotenente del re di Francia in Italia, fu sconfitto da quello mediceo. Il 17 aprile 1555 Siena si arrese per fame all´esercito mediceo e nel 1559 anche Montalcino, ultimo baluardo senese, capitolò davanti alle truppe del duca Cosimo I dei Medici. La Val d´Ambra entrò così a far parte del nuovo stato del ducato di Toscana e tutti i suoi castelli e popoli, pur mantenendo propri statuti, dipesero dalla podesteria del Bucine. Nel 1645 Ferdinando II dei Medici eresse in Feudo il comune di Bucine. Quando la casa Medici si estinse giunsero i Lorena. Francesco II il 27 aprile 1737 decretò l´abolizione di quasi tutti i feudi. Altri link consigliati: http://www.caivaldarnosuperiore.it/castelli/il-castello-di-san-leolino-a-bucine/,


Foto: da http://www.vacationrentals.tuscany.it


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