venerdì 14 marzo 2014

Il castello di venerdì 14 marzo






BOLOGNANO (PE) - Castello in frazione Musellaro

Il borgo di Musellaro è immerso in uno straordinario scenario naturale, alla destra del fiume Orta, con la Maiella sullo sfondo orientale ed il Morrone su quello occidentale. Per lungo tempo, come testimoniano le notizie contenute nel Chronicon Casauriense, l'intera area fu sotto il dominio della vicina abbazia di S. Clemente a Casauria, cui si deve l'attuale connotazione del paese, anche se resti ancor oggi visibili conferiscono al paese origini ancora più antiche, essendo probabilmente stato un insediamento italico e longobardo. Nella parte vecchia di Musellaro sorge l'antico borgo fortificato di case-mura, il cui nucleo è costituito dal Palazzo Baronale, altrimenti detto Castello di Musellaro. L’antico castello medioevale, punto di partenza e di arrivo del commercio di quei tempi, occupa una posizione davvero suggestiva poiché si affaccia direttamente sulla vallata. Ad esso era annesso anche un ponte (di origine longobarda) chiamato del "Luco" che pare avesse avuto notevole rilevanza in quanto era l'unica "strada sospesa" tra i due versanti della Valle dell'Orta cioè quello di Caramanico e di Bolognano. Nel 1145 il Barone di Musellaro era feudatario di Boemondo Conte di Manoppello. In quell’epoca il feudo contava 24 famiglie che pagavano il ‘’focatico’’, cioè la tassa che era dovuta al feudatario per ogni focolare domestico. Nei primi anni del 1200 successero ai Baroni di Musellaro i fratelli Tuzio i quali - pare dopo una terribile pestilenza - avendo perso la signora Carotenuta (sorella o madre di essi) donarono parte del palazzo baronale per far erigere una Chiesa con casa canonica nel centro del castello. La Chiesa fu dedicata a S. Maria del castello (poi del Balzo) con gli obblighi di quaranta messe all’anno per la defunta Carotenuta oltre la messa pro-popolo in tutti i dì festivi. Nell’anno 1219 il Vescovo Bartolomeo I° consacrò la Chiesa di ‘’S: Maria del castello di Musegliaro’’, così come appare da scrittura in carta pergamena la quale si conserva negli archivi della Curia di Chieti. Dopo il 1250, quando Musellaro era stata annessa alla Contea di Loreto passò demanio del Re. Si ricordano quindi Ridolfo di S. Sanivon nel 1302, Filippo di Fiandra e Bevallo di Bonzio fino ad arrivare ai conti di casa d’Aquino. Nel 1385 Napoleone Orsini Conte di Musellaro e vassallo di Loreto meditava di dare Musellaro al suo secondogenito, e nel 1400 molti feudi della baronia di Musellaro furono acquistati da Ciro Tabassi. Dopo oltre due secoli, nel 1659, l’intera tenuta di Musellaro fu acquistata dai signori Domenico e Marcantonio Tabassi così che, dal 1660, la Baronia di Musellaro fu della nobil casa Tabassi di Sulmona la quale continuò a regnare sia con il discendente Panfilo Tabassi (nel 1729) sia con l’altro discendente Ciro Tabassi (nel 1742) così come risulta nel libro dei rilievi della Regia Camera della Sammaria. L'attuale conformazione architettonica dell'edificio, originariamente costituito con molte probabilità da una torre, contiene ancora elementi che riescono a suggerire una sua origine non propriamente residenziale. Il castello si presenta composto da tre corpi di fabbrica con destinazioni d'uso diverse. Sul versante occidentale sorge il Palazzo Tabassi, il quale si imposta su una pianta rettangolare con un piano seminterrato e tre fuori terra. L'accesso al piano seminterrato è posto sul prospetto nord-occidentale, dove una cornice in pietra delinea il portale; le aperture dei tre piani decorano il resto del palazzo con persiane di legno intagliato, balconcini con ringhiere di ferro e cornici di pietra bianca. Degna di nota una meridiana, presente sul prospetto principale, che conserva sette mattonelle di ceramica dipinta ed un'iscrizione. Su piazza Crocifisso si affaccia il prospetto principale del corpo centrale dell'edificio, che oggi risulta destinato ad ostello. Sei ingressi, due dei quali tamponati, si succedono per l'intera lunghezza del prospetto, tutti decorati con conci di pietra in chiave; sul secondo di tali ingressi è perfettamente visibile un'archibugiera; il resto del prospetto è arricchito da finestre rettangolari con cornici in pietra sorrette da mensoline lavorate. Sul lato meridionale un'imponente scala conduce ad un loggiato sovrastante la Cappella del Crocifisso; da una parte si apre il portale più riccamente decorato, di stile rinascimentale con mensole ricurve, angeli che reggono uno stemma, rilievi sull'architrave ed ovoli intorno al triangolo dell'alto frontone; esso costituisce l'accesso alla Chiesa di Santa Maria del Balzo. La parte del castello il cui prospetto si affaccia su Piazza Crocifisso, dopo essere stata sottoposta a restauro, è divenuta la sede di un ostello il quale, oltre alla ricezione alberghiera, prevede l'organizzazione di escursioni nel Parco e laboratori ecologici.
Altri link consigliati: http://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/pescara/musellaro.htm, http://www.lacrus.net 

Fonti: http://www.regione.abruzzo.it, http://www.abruzzo24ore.tv, http://www.musellaro.it/lastoria.htm

Foto: da www.spaziovidio.it (archivio CRBC) e da http://www.mondimedievali.net

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