martedì 27 maggio 2014

Il castello di lunedì 26 maggio





ROSETO CAPO SPULICO (CS) – Castello svevo

In origine Roseto era una delle città satellite di Sibari, ai tempi della Magna Grecia. A Roseto erano coltivate le rose, i cui petali servivano per riempire i materassi su cui i sibariti dormivano. La Roseto odierna nacque nel X secolo d.C. , il principe Roberto il Guiscardo vi costruì tra il 1058 e il 1085 il Castrum Roseti, mentre raggiunse il suo massimo splendore nel 1260 quando fu costruito il Castrum Petrae Roseti (castello di Roseto), sul luogo di un monastero fondato da San Vitale da Castronuovo (sorto a sua volta un antico tempio pagano dedicato a Venere che nasce dal mare). Dal 1623 al 1671 fu feudo della famiglia Rende di Bisignano, in persona dei baroni Lucantonio e Carlo. Il Castrum Petrae Roseti (Castello della Pietra di Roseto) è un castello fortificato a difesa della costa dell'Alto Ionio Cosentino, a picco sul mare sul Promontorio di Cardone, risalente ad epoca normanna. Proprio di fronte, in mare, si innalza una roccia dalla forma singolare, chiamata fungo del castello o "pietra dell'incudine". A quel tempo il castello segnava il confine tra i possedimenti di Roberto il Guiscardo ed il fratello Ruggero II (1105-1154), padre di Costanza d'Altavilla, erede del Regno di Sicilia e madre di Federico II Hoheustaufen (1194-1250).Nel XIII secolo (1229), già Tempio dell'Ordine, fu requisito da Federico II ai Cavalieri Templari, per ritorsione al loro tradimento, durante la VI crociata in Terra Santa (1228). Fu restaurato e riadattato a fortilizio militare; infatti dai Registri angioini si conosce l'entità della guarnigione assegnata alla fortezza che nel 1275 era composta dal castellano, uno scudiero e da dodici guardie. Assunse notevole importanza strategico-difensiva poiche' segnava il confine tra le due capitanerie in cui l'imperatore aveva diviso il Regno delle Due Sicilie. Lo stesso Federico, a cui il castello stava molto a cuore, nel proprio testamento, come riportato nel "Da Monumenta Germaniae Historia, Legu, Sectio IV: Tomus II, n. 274" assegnò il territorio di Porta Roseti al figlio naturale Manfredi mentre tutti i castelli e soprattutto il "templare Petrae Roseti" ai figli legittimi". Come era solito, l’imperatore non scriveva della vita di corte e dei castelli che lo ospitavano ma se esprimeva e tramandava ai posteri attraverso segni lapidei, segni esoterici, che, se letti opportunamente, fanno comprendere il suo pensiero. Nel castello di Roseto lasciò i segni delle tre religioni monoteiste, significando che egli non faceva distinzione tra religioni, come non faceva distinzioni tra razze. Oggi, dopo accurate opere di restauro da parte della società proprietaria, risplende come classico esempio di architettura federiciana di derivazione templare. L'ampio cortile cinto da mura merlate è chiuso da un arco che porta stemmi alchemico-templari come la "Rosa", i "Gigli", il "Cerchio di Salomone" e lo stemma con grifone (emblema del casato Svevo) che fanno del "Castrum Petrae Roseti" un Tempio dell'Ordine. Il castello è di forma trapezoidale irregolare (simile al Tempio di Gerusalemme, che segue l’andamento dello strato litologico sottostante) ed ha tre torri, di cui una merlata e più alta rispetto alle altre. L’architettura generale è apparentemente imperniata sulla mole di un mastio quadrangolare, a cui si addossa un corpo di fabbrica di fattura piuttosto articolata e complessa. L’ingresso è ricavato nella muratura di una cortina circolare con apparato a sporgere, mentre una torretta quadrata sul lato opposto e una cortina merlata sul versante del mare contribuiscono a completare l’insieme della costruzione. Proprio la presenza dell’apparato a sporgere denuncerebbe dei rimaneggiamenti successivi all’età federiciana, collocabili forse nel periodo della dominazione angioina. Di estremo interesse risultano le rifiniture in calcare ben sagomato delle finestre, che si aprono con i loro eleganti archetti a illuminare l’ombra scura della tessitura muraria. Vi sono ampi saloni di rappresentanza all'interno (visitabili), ed all'esterno si possono visitare cisterne e scuderie. La struttura attuale non è, però, interamente medioevale: numerosi sono stati i rifacimenti che hanno completato e modificato l' aspetto originale della fortezza. La struttura attuale non è antecedente al secolo XVI, pur conservando alcune antiche tracce rinvenute nei recenti restauri. Recenti studi ipotizzano che la torretta centrale del castello di Roseto abbia ospitato, nel periodo compreso tra il 1204 e il 1253, la Sacra Sindone. Sottoposto a lunghi interventi di restauro, il castello è stato dotato di un piccolo anfiteatro all'aperto, all'interno del quale nei mesi estivi vengono ospitate manifestazioni culturali. Attualmente vi si organizzano matrimoni e ricevimenti d’ogni genere. Anche su prenotazione. Il monumento è di proprietà privata

Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.castellofedericiano.it, Scheda Compilata da: Dott. Andrea Orlando su http://www.icastelli.it, http://www.rosetocapospulico.info, http://www.calabriatours.org di Angelo Cerminara, scheda di Vito Bianchi su http://www.mondimedievali.net, scheda di Maria Lombardo su http://www.calabria.travel

Foto: su www.minniti.info e una cartolina della mia collezione

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