domenica 13 luglio 2014

Il castello di domenica 13 luglio






SILIUS (CA) – Castello di Sassai

Indicato anche con i nomi Argullos, Orguloso o Orgoglioso, è ubicato nella parte meridionale dell’altopiano del Gerrei, a Nord-Est dell’abitato di Silius. La natura del terreno è scistosa, di colore variabile dal bigio verdastro compatto al ruggine, che copre il granito di coloro rosso sbiadito e quasi rosa. La struttura lamellare dello scisto ha consentito di ottenere la pezzatura della pietra in blocchi quasi regolari per la muratura in elevazione della fortificazione. Il castello risale al XII secolo, quando fu eretto dai Giudici di Cagliari. Della sua storia è possibile tracciare solo un breve cenno a causa della scarsità di fonti scritte. Il castello, tipicamente di frontiera, costituiva con quello di Quirra, di cui è certamente coevo, la linea fortificata, al confine est del giudicato di Cagliari con quello di Arborea. Insieme ai castelli di Lotzorai, a quello d’Ogliastra, di Quirra, Pedreso e di Terranova, oltre a Cagliari, Villa di Chiesa, Acquafredda e Gioiosaguardia era in mano ai Pisani, durante la conquista aragonese. Nel 1353 fu attaccato dai partigiani di Mariano d’Arborea, durante la guerra contro gli Aragonesi, in una delle battaglie più cruente della storia isolana tra aragonesi e sardi. Il Fara afferma che i Sardi che assediarono e presero il Castello Orguglioso erano quasi tutti cagliaritani, partigiani del Giudice d’Arborea. Sempre secondo il Fara il castello disponeva di settecento cavalieri e di numerosa fanteria. Dato in feudo ai Carroz nel 1355, fu fatto demolire dal Giudice Mariano. Nel Repartimiento del Bofarull (Varios de Cancilleria, 43), sono riportati alcuni disegni che riguardano i castelli medioevali di Sardegna databili al XIV secolo. Fra questi anche il castello Argullos, come lo ricordano i documenti aragonesi, o di Sassai per i nostri storici (Repartimiento al foglio 48 verso). Nel disegno eseguito nel 1358 l’edificio appare ormai diroccato. Ridotto ad un cumulo di rovine e ricoperto dalla vegetazione fino a non molti anni fa, il monumento è oggi risorto grazie ai lavori di restauro condotti dal Comune di Silius in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Cagliari e Oristano. Gran parte delle strutture sono state riportate alla luce dagli scavi archeologici. Tra le murature sono stati rinvenuti una cisterna per l’acqua e un forno per il pane, unico esemplare conosciuto in Sardegna, ubicato in un vano anticamente adibito a cucina. Oltre alle mura perimetrali e divisorie (spesse un metro) e ad una torre a sezione quadra (alta circa sei metri), si distinguono due ambienti sotterranei voltati dotati di alcuni anelli di ferro alle pareti, forse utilizzati come prigioni. Nelle mura esterne che si affacciano sui dirupi sono ancora visibili le feritoie per gli arcieri. Una seconda torre a pianta circolare inserita nella cinta di sud-ovest richiama la struttura architettonica del torrione di S. Maria in Castello, a Tarquinia. Di particolare interesse la scoperta di un disegno di colore rosso, forse raffigurante un soldato con cotta di maglia ed arco. I ruderi della fortificazione sono situati in cima ad un colle che fa parte del sistema montuoso di cui il monte Ixi è la vetta più alta: 839 metri. Ad est del colle vi è la valle del rio Tolu e Marrada. I lati più lunghi esposti al Nord e al Sud si estendono per m. 25, 60; i lati più corti ad Est e ad Ovest sono lunghi m.17.83. Secondo una leggenda e i racconti del paese (Is contus in sardo), la proprietaria del castello di Sassai era una contessa che tesseva con il suo telaio d’oro. Si dice che quando il castello fu assaltato dai nemici la donna morì sotto il crollo delle mura e da allora, pare, che ogni notte tra i ruderi del castello si sentano ancora risuonare i suoi lamenti. Al di là delle storie popolari il castello medievale di Sassai è un tassello importante della storia sarda. Oggi grazie al restauro il maniero è visitabile e raggiungibile tramite una strada asfaltata sia da Silius sia da Ballao. Percorrendo poi una piccola salita a gradoni si arriva alla vecchia fortezza, da cui si vede un suggestivo alternarsi di colline e vallate. Altri link: http://www.regione.sardegna.it/messaggero/2000_novembre_24.pdf, http://www.sardegna.com/it/blog/castello-orguglioso-castelli-sardegna/, http://wikimapia.org/6476793/it/Castello-di-Sassai-o-Orguglioso, http://www.adwm.it/il-castello-di-orguglioso-%C2%B7-2010/,
Foto: da www.mondimedievali.net e di ale6c1a5o2 su http://rete.comuni-italiani.it/

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