giovedì 24 luglio 2014

Il castello di giovedì 24 luglio






MARINA DI CAMEROTA - Palazzo Marchesale

Nel 1600 risulta la presenza di una taverna al Capo Infreschi, costituita da sette membri inferiori e sette membri superiori di proprietà di Orazio Marchese nonchè un frantoio con magazzino per riporvi botti d'olio. Nel 1606 in località Il Pozzo, Orazio Marchese fece costruire una chiesa dedicata a San Nicola. Da allora sorsero i primi nuclei abitativi formati da gente rimasta sul posto per motivi di lavoro. L'insediamento e l'incremento vero e proprio cominciò nel 1776 con la costruzione di un palazzo ad uso della cittadinanza. Si narra che il primo a costruir casa a Marina di Camerota sia un tal Gaetano Talamo: un pescatore oriundo di Positano soprannominato vavo scormo (nonno rubicondo). Nella sua abitazione pare sia sato ospitato Gioacchino Murat maresciallo di Francia, re di Napoli. Gaetano Talamo ha donato al paese il cimitero e l'annessa cappella gentilizia nel 1937; i suoi figli Luigi e Salvatore, nel 1874 hanno donato al paese il terreno per la costruzione della Piazza San Domenico e dell'attuale Chiesa di Sant'Alfonso. Il palazzo marchesale (o castello) fu costruito da Orazio Marchese verso la fine del 600 ed è stato tenuto in ottime condizioni dalla famiglia Orsini, che vi costruì l'annessa Chiesa. Fu anche residenza estiva del marchese Sanseverino. Il maestoso edificio è diventato, purtroppo, il simbolo dell'indifferenza e dell'abbandono. Sacralità e tradizioni si sono consumate nel tempo insieme allo storico baluardo invecchiato e avvilito. Un tempo fra quelle mura la famosa festa della Bambinella e la presa della Bastiglia, due ricorrenze che si tenevano all'interno del palazzo, due feste che aggregavano e accompagnavano turisti e cittadini indietro nel tempo. Ora il palazzo è in stato di completo abbandono e necessiterebbe di restauri. «C'erano diverse cose dentro al palazzo - afferma Rino Scarano, un conoscitore della storia di Camerota - dai quadri datati, alle vecchie armature tenute lì esposte. Poi ricordo lunghi tappeti e mobili antichi. Ma come si usa fare spesso dalle nostre parti, appena è stato lasciato tutto incustodito, i ladri hanno portato via la merce. Sono pezzi di storia scomparsi per sempre». C'è stato interesse da parte della cittadinanza nel vedere il palazzo marchesale ristrutturato ed utilizzato: l'idea era quella di creare all'interno spazi ricreativi come ad esempio un oratorio, la biblioteca comunale e diverse sale congresso. Ipotesi rimaste sempre tali anche perchè attualmente il palazzo è privato. E' stato venduto dal Comune a una famiglia che non è del posto. Una raccolta fondi per acquistare e ristrutturare il palazzo marchesale di Marina di Camerota. E' l'idea dell'associazione socio-culturale 'Tuttinsieme'. L'iniziativa è partita ad ottobre 2013. Per due week-end consecutivi 'Tuttinsieme' ha raccolto ben 850 consensi inviati al palazzo dei Beni culturali di Napoli per sensibilizzare l'ente e coinvolgerlo nel progetto. I consensi sono stati imbucati sotto forma di cartoline firmate dai cittadini nelle quattro frazioni e inviate nel capoluogo di regione dall'associazione. E' intenzione dell'associazione di chiedere il ripristino dello stato dei luoghi con l'aiuto di volontari e la sistemazione del giardino che circonda il castello con l'aiuto di botanici professionisti.

Fonti: http://www.prolococamerota.org/marina-di-camerota.html, articolo del 19/04/2013 su
http://www.giornaledelcilento.it/ http://www.giornaledelcilento.it/it/22-10-2013-marina_di_camerota_azionariato_popolare_per_salvare_il_castello-20436.html#.U9DR9LGupho

Foto: da http://www.bellavistacountry.com e di Antonio Caiazzo presa dal gruppo Facebook https://www.facebook.com/pages/Il-Castello-che-SARA/1420497658173121?fref=ts (che vi invito a visitare)

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