lunedì 10 novembre 2014

Il castello di lunedì 10 novembre






OROSEI (NU) - Torre Pisana

Capoluogo storico della Baronia meridionale, Orosei si trova quasi in pianura, alle pendici di un colle vulcanico sulla valle del fiume Cedrino. Già in epoca romana le fonti riportano che nel golfo di Orosei vi fosse una stazione romana, "Fanum Orisi", poi divenuta "Urisè" e successivamente Orosei. Un Portolano, datato tra il 1250 ed il 1265, rappresenta un termine ''post quem'' per la creazione dello scalo marittimo, prima compreso nei domini del sovrano d'Arborea, poi passato nelle mani degli aragonesi. Nel periodo pisano pare che Orosei abbia vissuto le pagine più significative della sua storia grazie alla presenza di un porto abbastanza efficiente gestito da una colonia di mercanti pisani, diretti da un console mercatore, che avevano una loro chiesa (Santa Maria del Mare) e numerosi beni. In questo periodo divenne la sede principale della curia del Giudicato di Gallura e fu dotato di un castello. Risalgono a quest’epoca la torre di Sant’Antonio, Sa Prejone Vezza, la Parrocchiale di San Giacomo e di San Gavino. Nel 1449 la zona fu acquistata da Salvatore Guiso che si trasferì, dal castello di Pontes situato a Galtellì, definitivamente a Orosei dando inizio alla costruzione dei famosi palazzi signorili ancora oggi presenti a ben conservati nel centro storico. Il territorio venne sottoposto a frequenti incursioni nemiche che lo saccheggiarono e lo distrussero. L’ultima di queste sembra risalire al 1806 quando un esercito di circa mille uomini cercò di assalire il paese di Orosei sorprendendo i suoi abitanti nel sonno. Grazie alla pronta reazione di un cittadino forte e coraggioso, Tomaso Mojolu, che diede l’allarme gridando “A morte i saraceni’’, gli abitanti uscirono dalle loro case armati e combatterono coraggiosamente fino a quando i nemici non furono costretti a ritirarsi. Tomaso Mojolu diventò un eroe popolare: il suo eroismo e quello della popolazione fu riconosciuto dal re Vittorio Emanuele che ne decantò il coraggio e l’audacia. Nell'abitato si trova il cuore medievale della cittadina, dominato da ciò che resta del castello giudicale: la torre restaurata e parte della cinta muraria medioevale. Attorno al mastio si trova il quartiere di Palatzos Betzos, costituito dalle vecchie abitazioni e da una serie di palazzi del XVI-XVII secolo. La torre, a pianta quadrata, nel corso dei secoli ha subito pesanti rimaneggiamenti.
Fonti: http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=17798&v=2&c=2488&c1=2124&t=1, http://www.comune.orosei.nu.it/cultura/cultura.asp?id=9&ln=IT,
Foto: di Aldo Ardetti su http://it.wikipedia.org e da http://www.mondimedievali.net

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