mercoledì 4 marzo 2015

Il castello di mercoledì 4 marzo






SCAPOLI (IS) - Castello Battiloro

Le origini del paese risalgono probabilmente al IX secolo, come risulterebbe da alcuni testi tra i quali il "Chronicon Vulturnense", antico testo redatto intorno al 1130 da un monaco dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno di nome Giovanni. Proprio da questo testo risulterebbe che l'insediamento di Scapoli (cd. Castrum Scappili) nacque sulle terre di proprietà dall'abbazia ad opera dei monaci che erano stati cacciati dai Saraceni da Castel San Vincenzo. Dalla sua costituzione Scapoli subì l'influenza di diverse famiglie di origine franco-romana, tra le quali nel 1043 prevalse la famiglia Borrello che aveva sottratto all'abbazia l'intera valle del Volturno. Il paese ritornò nelle mani dell'abbazia grazie all'intervento del Papa Niccolò II per poi esservi di nuovo sottratto ad opera dei Conti dei Marsi. Successivamente dal 1200 passò in mano ai Caldora e nel 1382 il feudo fu venduto ai Pandone. Nel XVI secolo e fino al 1621 fu dei Bucciarelli per poi essere ceduto a Innico di Grazia, barone di Cerro al Volturno, fino ad arrivare ai marchesi Battiloro. Fu annesso al ducato di Terra di Lavoro fino al 1861 quando entrò nel territorio di Campobasso. Il castello di Scapoli, denominato anche palazzo Battiloro, si presenta come una fortezza con le mura che circondano l'abitato arroccato sullo sperone più alto. Sono ancora visibili tre torri circolari e soprattutto il camminamento, in un tratto ancora coperto, che univa le torri lungo le mura. La posizione è stupenda, con le montagne delle Mainarde da un lato e la valle che scende verso il Volturno dall'altro. Il castello fu edificato intorno al 982 a seguito di un contratto di concessione stipulato dai coloni con i monaci di San Vincenzo. Sfortunatamente nel 1984 il terremoto causò ingenti danni alla struttura che fu subito restaurata. Tre delle sue quattro facciate sono rivolte su strade e piazzette, mentre l’ultima su una proprietà privata. I corpi aggiunti alla struttura originaria sono tanti a testimonianza dei numerosi lavori di recupero. Il palazzo si eleva su quattro livelli. Le mura esterne cadono a strapiombo sulla roccia a testimonianza del carattere di fortezza che il castello aveva originariamente. L’ingresso principale è chiamato “Sporto” ed è raggiungibile da una scalinata nonchè sostiene una balconata. Questo ingresso però non porta all'interno del castello, ma allo “Scarupato”, un corridoio che conduce al cammino di ronda. Sul lato destro di questo ingresso vi sono una serie di archi a tutto sesto che danno vita ad una loggetta da cui si può ammirare il Paese. Al contrario, sul lato sinistro vi sono delle botteghe che in passato erano utilizzate dagli artigiani. Di particolare interesse all'interno del palazzo è uno scalone interno che conduceva ai sotterranei e un grande camino in pietra nei locali delle cucine. L'ultimo esponente della famiglia Battiloro, proprietario del palazzo, negli anni Sessanta lo cedette ai Cavalieri dell'Ordine di Malta e recentemente è stato acquistato da privati, per cui internamente l'edificio non può essere visitato.

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Scapoli, http://iserniaprovincia.altervista.org/Percorsi/Castelli/scapoli.php, http://www.molise.org/territorio/Isernia/Scapoli/Arte/Castelli/Palazzo_Battiloro, http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=84

Foto: entrambe da http://iserniaprovincia.altervista.org/Percorsi/Castelli/scapoli.php

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