lunedì 21 settembre 2015

Il castello di lunedì 21 settembre






STRASSOLDO (UD) – Castello di Strassoldo di Sotto

Fu costruito intorno all’anno Mille insieme al Castello di Sopra a difesa della strada che da Aquileia conduceva alla Carinzia. Il nome è di origine germanica e si riallaccia ai termini “Strasse”, strada, e “Aue”, isola. Esso appare citato esplicitamente per la prima volta in un documento del 1188, in cui viene citato un Artuico de Strasho. È tuttavia probabile che fosse stato costruito nel 1035 da un Voldarico, proveniente da una regione germanica, probabilmente dalla Franconia o dalla Boemia, che ottenne l’autorizzazione imperiale a costruire un complesso in muratura ad uso abitativo e difensivo a protezione della strada che conduceva a nord tra i boschi e le acque. Il Castello di Sotto si sviluppò intorno ad una massiccia torre, esistente ancora alla fine del Settecento, che fungeva da luogo della giustizia. In sua prossimità venne costruita la “Domus Magna”, ancora oggi detta “Casa Grande”, difesa dalla cinta murata di cui ora rimane una sezione merlata, munita di un portale cuspidato costruito nella sua forma alla fine del Cinquecento, la cosiddetta “Pusterla”. Nel Duecento ad ovest del fiume Imburino sorse il “Borgo Nuovo”, difeso a sua volta da un giro di mura su cui si aprivano due Torri portaie, di cui una sopravvive ancora, sia pure privata del suo arco, tradizionalmente ma non correttamente chiamata “Porta Cisis”. Nel 1575 venne costruita la Chiesetta di San Marco, addossata alla “Domus Magna”. Culla di una potente famiglia feudale, fu coinvolto in tutte le principali vicende del Patriarcato d’Aquileia. Rovinato più volte, e in particolare nel 1381, quando venne investito dalle milizie del Patriarca Filippo d’Alençon, fu sempre riattato. I danni più gravi li subì ad opera delle armate dell’Imperatore Massimiliano nel 1509 e nel 1513. Con l’affermarsi delle armi da fuoco e con la costruzione della Fortezza di Palmanova, perdette le sue funzioni difensive. Nella prima metà del Settecento fu oggetto di un importante ciclo di restauri, che lo portò all’attuale configurazione. Strassoldo è uno dei pochi castelli friulani che è ancora posseduto e abitato dalla stessa famiglia che lo costruì. La famiglia è certamente di origine germanica, come risulta dalle storie tramandate nei secoli, secondo cui i capostipiti sarebbero un Rambaldo proveniente dalla Franconia, o un Voldarico proveniente dalla Boemia, o due fratelli scesi ancora dalla Boemia o dalla Pomerania. Giacché la sede originaria in terra del Friuli fu il castello di Lavariano, noto per essere il centro di una “fara” longobarda il cui territorio scendeva fino all’Ausa, è probabile che gli Strassoldo rappresentassero la confluenza di due famiglie, quella di origine bavaro-carinziana, e quella di origine longobarda. Furono certamente investiti dall’imperatore, sia perché portano nel loro stemma i colori imperiali (oro e nero), sia perché appartenevano alla feudalità “libera” e cioè, come il Patriarca, di diretta investitura imperiale, e quindi presenti in Friuli prima del 1077, quando fu costituito lo Stato patriarcale. Insediati sui confini tra i possedimenti del Patriarca e quelli dei Conti di Gorizia, servirono entrambi i potentati friulani, ricevendone investiture e sedendo nel Parlamento della Patria del Friuli e successivamente anche nella Dieta degli Stati Provinciali di Gorizia. Acquisirono importanti posizioni nell’ambito dello Stato patriarcale, e successivamente al servizio delle armate venete e soprattutto in ruoli di governo e militari nell’Impero. Furono investiti di numerose giurisdizioni e castelli in Friuli, ma anche in Carinzia e in Carniola. Dall’imperatore nel 1641 ricevettero il titolo di Conti del Sacro Romano Impero, sia nel ramo di Strassoldo Graffemberg, sia negli altri rami di Soffumbergo, Villanova e Chiasottis. La caratteristica porta secentesca cuspidata in cotto conduce al castello, che si compone di edifici rustici e della Chiesa di San Marco, la quale presenta una facciata arricchita da patere in marmo con raffigurazioni zoomorfiche, databili al periodo romanico. Le sale interne del castello sono impreziosite da soffitti lignei databili alla fine del Cinquecento. Nel settecentesco parco, uno dei più attrattivi in Friuli, si possono ammirare specie arboree rare ed antiche, due bellissime peschiere e numerose statue. Di pregevole importanza è la vicina Chiesetta di Santa Maria in Vineis, collocata esternamente alle mura del castello. All'interno vi è conservato un ciclo a fresco, databile al Trecento, che risulta essere tra i più rilevanti in regione. Altri link suggeriti: http://www.prolocostrassoldo.it/CastelloDiSotto.aspx, http://www.provincia.udine.it/terradeipatriarchi/poi/Pages/p2_strassoldo.aspx, http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=6755,0,0,1,0,0

Fonti: http://www.castellodistrassoldodisotto.it/storia/, http://www.turismofvg.it/Castelli/Castello-e-Borgo-di-Strassoldo-di-Sotto,

Foto: la prima è presa da http://www.irvv.net/nc/it/ville-aperte.html?villaId=2054, la seconda invece da http://www.scoprifvg.it/site/castello-di-strassoldo-di-sotto/

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