domenica 8 novembre 2015

Il castello di domenica 8 novembre






CASAPROTA (RI) – Castello Soderini

Nei primi decenni del secolo X possiamo situare la nascita del primo castello, quando il fundus Casaprotae apparteneva all’Abbazia di Farfa. Se ne perdono le tracce per molto tempo e soltanto sullo scorcio del XII secolo, sotto il pontificato di Celestino III, si ha notizia di una controversia che opponeva i de Romania, la più potente famiglia nobile della Sabina, alla consorteria dei Camponeschi, fortemente radicata sui monti Sabini, per il possesso della chiesa di S.Angelo di Casaprota. Passò poi verso la fine del XIII secolo come dominio della famiglia Brancaleoni, ramo dei De Romania, che infine la vendettero agli Orsini nel 1476. Nel 1604 pervenne ai Gentili. Il borgo entrò poi a far parte dei possedimenti della Camera Apostolica. Con la definitiva riorganizzazione dello stato della chiesa, operata nel 1817, Casaprota, con 250 abitanti, fu appodiata a Mompeo, inclusa quindi nel distretto di Poggio Mirteto, governo di Fara. Divenuta successivamente comune autonomo, nel 1853 contava 500 anime, delle quali 50 abitanti in campagna, per complessive 92 famiglie residenti in 91 case sotto l'unica parrocchia dedicata a S.Domenico. Tra le testimonianze storico-architettoniche locali, legate per lo più ai signori che nel corso dei secoli si sono alternati alla guida del feudo, spicca il castello, che si erge nella parte più alta del paese, fatto costruire probabilmente dalla famiglia Soderini, e caratterizzato da un aspetto sobrio ed elegante e dalla presenza, nella parte posteriore, di una massiccia torre di forma circolare risalente al Trecento. L'edificio, che oggi ha ha l’aspetto di un palazzo signorile (ed è chiamato Palazzo Filippi, a memoria dell’ultima famiglia che entrò in possesso del feudo), presenta una facciata molto semplificata nella quale si aprono finestre cinquecentesche. Il palazzo appartenne dapprima ai Gentili, poi, per successione, ai Vincenti Mareri, che avevano nella zona cospicui interessi e molti beni fondiari. La famiglia nobile reatina utilizzava Casaprota come sede di villeggiatura estiva, non disdegnando di compiere interventi munifici. Ecco dove poter visitare virtualmente il castello: http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=1875


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