martedì 10 novembre 2015

Il castello di martedì 10 novembre






GREVE IN CHIANTI (FI) - Castello di Querceto

E' uno dei parecchi castelli in Italia con questo nome (Castello di Quercetto a volte ortografato) che è derivato dal latino "quercetum" significando un boschetto della quercia. Il Castello di Querceto un tempo esso si ergeva per difendere la zona circostante, come una vedetta su una delle principali arterie di epoca romana, la via Cassia Imperiale, che fu costruita dall’Imperatore Adriano nel 123 d.C. Oggi le sue vigne e suoi oliveti si sviluppano sui versanti della valle di Dudda, dal passo del Sugame e, dopo Dudda, verso Lucolena e il Monte San Michele. Erede certamente di una torre di avvistamento di origine longobarda, il Castello di Querceto conserva a tutt’oggi il suo aspetto medievale con un lungo corpo a forma di elle ed il torrione, al centro della facciata, che ripropone l’antica merlatura guelfa. Negli anni intorno al Mille esso faceva parte dei possedimenti dell’abbazia di Montescalari, mentre nel XII secolo fu confermato, in un rogito del 1220, come facente parte della giurisdizione imperiale da Federico II. Un documento del 1480 ci dice che il castello, dato alle fiamme tre anni prima dalle truppe del Duca di Calabria, apparteneva alla famiglia Canigiani che lo tenne sicuramente anche nel XVI secolo. In quel periodo il castello, per intervento della stessa famiglia, fu riedificato nelle forme molto vicine all’attuale stato; solo la parte delle mura che sovrasta la valle rimase in piedi ed è quella originale che è ancora visibile, a sostegno parziale dell’edificio costruito successivamente. Successivamente fu acquistato dalla famosa famiglia Pitti, che lo mantenne per un lungo periodo, utilizzandolo come residenza di campagna. Si deve forse a loro decisione l’intervento che nell’ottocento vide dotare il castello dell’attuale merlatura, che gli conferisce la caratteristica forma neo-medievale. Il Castello di Querceto, dal lontano 1897 è di proprietà della famiglia François, di origine francese, trasferitasi in Toscana nel corso del XVIII secolo, quando uno dei suoi componenti, funzionario della casa degli Asburgo-Lorena, si spostò in conseguenza dell’assegnazione del Granducato di Toscana al casato stesso. La famiglia può annoverare fra i suoi componenti alcuni personaggi illustri come Giuseppe, valente matematico, ed Alessandro, studioso di archeologia. All’inizio del secolo scorso Carlo François acquistò la proprietà e la trasformò da residenza di campagna ad azienda agricola. Da allora il Castello di Querceto ha iniziato a svolgere la sua attività vinicola in posizione di preminenza. Nel 1911 risultava già vincitrice di un premio enologico internazionale e nel 1924 faceva parte delle trentatre aziende fondatrici del Consorzio del Vino Chianti Classico. Nella sua cantina sono custodite numerose bottiglie di antiquariato a partire dalle prime vendemmie del Ventesimo secolo.

Fonti: testo di Anna Maria Baldini su http://www.greve-in-chianti.com/castello-di-querceto.htm,
http://www.castellodiquerceto.it/pagina.asp?idpadre=1&id=21, http://www.caivaldarnosuperiore.it/il-castello-di-querceto-greve-in-chianti/

Foto: la prima è di Claudio Vagaggini su https://www.facebook.com/308856780344/photos/ms.c.eJxdyrENACAQAsCNzCMS~_P0XMxYW2l4OBZHCCqLi0sAVu6hXMvs77X5P4O9k0kc2hAMVcQ~-~-.bps.a.470799625344.250119.308856780344/10153351478290345/?type=3&theater, mentre la seconda è presa da http://www.agriturismo.it/imgs/001/660/gallery/01_b.jpg  

 

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