lunedì 14 dicembre 2015

Il castello di lunedì 14 dicembre





FILAGO (BG) - Castello di Marne

All'anno 976 risale il primo documento scritto che attesta l'esistenza di Marne, che risentì di un notevole incremento demografico e crebbe di importanza. Questo era dovuto al fatto che la strada di collegamento tra Bergamo e Milano riprese importanza, e la zona dominava il passaggio sul ponte Corvo. Anche le mire egemoniche su questa zona aumentarono a dismisura, facendola diventare molto appetita tra le potenti famiglie dell'epoca. Numerose furono allora le fortificazioni, tra le quali spiccava il poderoso castello dotato di torri e di mura che, tuttora esistente, è conosciuto come Castello di Marne. Situato in una posizione strategica venne costruito in epoca medievale, probabilmente sui resti di un fortilizio di origine romana. Il buono stato di conservazione permette di vedere gran parte della struttura integra, così com'era parecchi secoli fa, con torri merlate, il ponte levatoio ed un parco ancora rigoglioso. Su di esso si narrano numerose storie e leggende, tra cui quella che vedrebbe i santi Fermo e Rustico qui tenuti in prigionia prima di essere portati a Verona, dove subirono il martirio. Logicamente qui si svolsero i principali avvenimenti riguardanti il territorio comunale in epoca medievale: inizialmente gestito dalla famiglia guelfa degli Avogadro, che lo ricevette in gestione dal vescovo di Bergamo, lo consegnò, nel 1398 al ghibellino Gian Galeazzo Visconti al fine di ottenere una sospensione dei violenti combattimenti che interessavano l'intera zona. La tregua durò soltanto sei anni, dal momento che nel 1404 le truppe capitanate da Pandolfo Malatesta attaccarono e distrussero il castello e le abitazioni circostanti. La situazione sociale e politica si acquietò con l'avvento della Repubblica di Venezia, avvenuto nel 1428. La Serenissima difatti varò una serie di leggi volte ad eliminare una volta per tutte le diatribe tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, e permise la ricostruzione del castello di Marne, che venne riaffidato alla famiglia degli Avogadro. A quel tempo, l'edificio aveva dimensioni ben più imponenti di quelle di oggi, estendendosi verso il paese,al  quale lo collegavano muraglie, intercalate da due torri, di cui una è ancora visibile, in uno stato di conservazione buono, nel cortile di una cascina situata a pochi metri di distanza dal Castello. Tra le due costruzioni, c'è oggi una chiesetta, restaurata. Ciò potrebbe indicare la continuazione(il perdurare) di un culto del luogo, considerato 'sacro' nelle varie epoche. All'inizio del XVIII secolo subì ulteriori devastazioni ad opera di Francesi e Tedeschi (al tempo della successione Spagnola). Lo ritroviamo alla fine dell'Ottocento, con nuovi proprietari, i Colleoni. Marino Colleoni alla fine dell'Ottocento lo restaurò e lo trasformò in residenza estiva; in seguito i suoi eredi ne proseguirono l'opera di ripristino, trasformando lo spalto che domina il Brembo in un sontuoso giardino e inserendo un arredamento consono alle origini medievali del maniero. Ciò che era originariamente questa dimora, oggi non c'è più. In epoche più recenti (inizi Novecento), furono aggiunte le due ali ad angolo tra di loro, con portico e sale al piano terra e locali abitabili a quello superiore. Nell'atrio interno sono sistemati alle pareti vari cippi lapidei recanti stemmi nobiliari/familiari e un'icona raffigurante la Madonna con il Bambino. All’esterno è stata mantenuta la tipica struttura medievale, anche se rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, con l’imponente torre merlata, gli evidenti segni della passata esistenza del ponte levatoio, le finestre a sesto acuto; l’interno, invece, richiama le residenze rinascimentali con un semplice impianto a L, il giardino, la fontana e il pozzo a muro. Nel cortile del castello si trova un caseggiato una volta adibito a scuderie e sotto il quale, durante il periodo di Bartolomeo Colleoni, era stata scavata nella viva roccia che sovrasta il fiume Brembo, una stanza che fungeva da zecca. Durante gli scavi in questo vano furono infatti rinvenute delle monete d'oro, risalenti al periodo del condottiero bergamasco (ora al Museo di Bergamo). Come ogni castello che si rispetti, anche questo di Marne ha le sue leggende, moltiplicatesi nella fantasia popolare soprattutto dopo che il conte Marino Colleoni aveva chiuso il cunicolo sotterraneo. Nota la tradizione che riporta l'apparizione, all'entrata del castello, di un fantasma con un grande mantello nero, o la romantica storia di Adelasia, la bella damigella figlia del castellano Guatterio Verando, contesa tra due cavalieri, che sarebbe stata liberata dal malvagio da parte di uno stuolo di cavalieri, penetrati nel castello tramite il condotto sotterraneo. Altri link suggeriti: http://www.acquaroli.it/location-matrimoni/castello-di-marne, http://www.mondimedievali.net/Castelli/Lombardia/bergamo/provincia000.htm#marne

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Filago_(Italia), http://www.isolabergamasca.org/castello-marne (qui trovate anche un video !!), http://www.comune.filago.bg.it/cenni-storici/920-cenni-storici, http://www.duepassinelmistero.com/Il%20Castello%20di%20Marne(Filago-BG).htm,


Foto: di ErmesCorti su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/250304/view e di kingleo su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/202790

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