venerdì 11 dicembre 2015

Il castello di venerdì 11 dicembre






STORO (TN) – Castello di Santa Barbara

Il castello o rocca di Lodrone, detto anche dal 1600 di Santa Barbara, fu la sede più antica dei Lodron. Originariamente feudo dei conti di Appiano, fu concesso nel 1185 a Calapino di Lodrone come descritto nel Codice Vanghiano. Alla morte di Calapino il principe vescovo di Trento ne investì tredici uomini illustri della comunità di Storo. Con l'aumento dell'influenza dei Lodron, il maniero tornò nelle loro mani e tra il XIII e il XIV secolo divenne la loro base per l'espansione nella zona delle Giudicarie e nel resto del Trentino. Nel XV secolo fu coinvolto nelle lotte tra Milano e Venezia, in quanto i Lodron servivano come mercenari al soldo della Serenissima. Nel 1439 fu cinto d'assedio dal capitano di Milano Niccolò Piccinino, che lo con conquistò dopo un pesante bombardamento da parte dell'artiglieria. Risale probabilmente alla successiva ricostruzione la decorazione con palle da cannone in pietra inserite nell'orditura muraria. Nel 1516 secolo furono invece i veneziani a cingere d'assedio il castello visto il passaggio dei Lodron al servizio dell'imperatore Massimiliano I d’Asburgo. A seguito di queste distruzioni il castello perse di importanza e cadde in rovina, anche a seguito dell'abbandono da parte dei Lodron che gli preferirono le più comode residenze fabbricate in riva al Caffaro e a Lodrone. Gli Atti visitali dal 1727 al 1768 ricordano la cappella di S. Barbara che stava nel castello. Dal 2012 è iniziato un progetto di restauro da parte della provincia autonoma di Trento. Assieme a castel Romano e castel S. Giovanni presenta una tipologia in cui le caratteristiche militari prevalgono su quelle residenziali. Il Santa Barbara in effetti era una vera roccaforte, concepita e costruita soprattutto come strumento bellico. La difesa esterna è compatta, in molti punti di oltre due metri di spessore, eretta con ciclopici massi di granito lavorati con accuratezza tale da ridurre al minimo le commessure, sviluppata in altezza circa sei metri e senza aperture. La cinta segue una linea spezzata ed è strettamente connessa alla torre in modo da raggiungere il risultato di un castello-torre dal perimetro poligonale con sperone che si estende verso la montagna. Una sola porta consentiva l'accesso alla corte ed un’altra introduceva alla torre. Le strutture interne sono quasi interamente cadute e solo la fantasia del visitatore che osserva le vuote occhiaie delle finestre a tutto sesto con le cornici lavorate a rozzo bugnato riesce a intuire un piano residenziale nel vasto e quadrato edificio a torre. Al lato nord di esso era appoggiata una torretta che aveva funzioni di estrema difesa. Verso sud ed est il complesso era completato da alcuni fabbricati, destinati probabilmente ai servizi, e da un torrioncino semicircolare. Altri link suggeriti: https://www.cultura.trentino.it/Approfondimenti/Castello-di-Lodrone, http://contilodron.net/aziendadigitale/lodron.nsf/NoFrames/F80A4C4655E8E35EC1257C5B00369A6D?OpenDocument

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Santa_Barbara, http://www.comune.storo.tn.it/Territorio/Luoghi-e-punti-di-interesse/Cosa-puoi-visitare/Strutture-collegate-ai-Lodron/Castello-di-Lodrone-o-di-Santa-Barbara-Lodrone (Testi elaborati dall'associazione Il Chiese, materiale fotografico fornito da Lodron Fotoclub)

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è presa da https://www.cultura.trentino.it/Approfondimenti/Castello-di-Lodrone

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