giovedì 24 marzo 2016

Il castello di giovedì 24 marzo






VALBREVENNA (GE) - Castello Fieschi di Senarega

Alcune fonti storiche attestano già al XIII secolo la presenza di un primo edificio, probabilmente la torre, che originariamente doveva avere funzione d'avvistamento e di difesa del piccolo borgo di Senarega. Furono ancora i signori di Senarega che, nel XV secolo, costruirono l'attiguo palazzetto nelle forme semplici e squadrate visibili tutt'oggi. La proprietà sul borgo, e quindi del castello, passò dal 1685 ai Fieschi, conti di Lavagna, del ramo di Savignone. Altre fonti attestano invece già il XV secolo come periodo di passaggio delle proprietà. Durante la lunga signoria fliscana, che perdurò fino al 1797 con l'avvento francese di Napoleone Bonaparte in Liguria, e che portò alla soppressione dei Feudi imperiali, l'edificio era utilizzato semplicemente con funzioni amministrative ed i sotterranei adibiti a prigione. Di proprietà della locale parrocchia dal 1838, intorno agli anni ottanta del Novecento ha ospitato una comunità di recupero per tossicodipendenti fino all'attuale chiusura e abbandono del sito. Recentemente è stato acquisito, insieme con il vicino oratorio, in comodato trentennale dall'Ente Parco dell'Antola che, in collaborazione con l'amministrazione comunale valbrevennese, ha realizzato il restauro e attualmente ha dato in gestione il Castello all'Agriturismo il Pioppo che affitta le camere ai turisti. L'insieme della torre e del castello si presenta esternamente con una struttura semplice e squadrata così come gli interni conservano ancora intatti i lineamenti principali delle stanze adibite a residenza, nei soffitti, negli interrati con magazzini, cantine e passaggi segreti che collegano il complesso alla vicina chiesa. Nel piano terra è ubicato un grande camino a servizio della grande stanza, mentre al piano superiore doveva trovarsi, per l'annerimento dei locali, il forno a legna per la cottura del pane e dei cibi. Da qui si accedeva alla duecentesca torre quadrata e ad altre due stanze con feritoie. Il complesso era altresì collegato, attraverso passaggi sotterranei, alla vicina chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Nonostante il castello non conobbe mai eventi bellici di rilievo, il palazzetto disponeva pure di un'apposita stanza delle torture con tanto di anelli appesi al soffitto e alle pareti. Sempre in questa stanza si dice che una volta vi fosse un grosso baule posto a nascondere una sorta di passaggio segreto: in un punto della stanza è possibile sollevare due tavole su uno zoccolo di pavimento che coprono una sorta di botola piuttosto stretta, a forma di scivolo con alcune lame di ferro disposte orizzontalmente e adesso ribattute dentro, che termina in una stanza in parte allagata. La tradizione afferma che i locali sotterranei fossero adibiti a prigioni, in seguito trasformate in cisterne per l'acqua. Altri link consigliati: scheda di Antonella Pasquale su http://www.mondimedievali.net/castelli/Liguria/genova/senarega.htm, video della Regione Liguria su https://www.youtube.com/watch?v=kjOfw-yQCYY, video di "Città metropolitana di Genova" su https://www.youtube.com/watch?v=Y5P-gAItHoA

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Senarega, http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita/architetture.do;jsessionid=898EE12178033B6DC4F8ACC4C8890B9C.node1?contentId=27712&localita=2103&area=209

Foto: la prima è presa da http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/11/10/ARDbfNXC-senarega_inaugura_castello.shtml, la seconda da http://www.terredicastellifieschiespinola.it/img/comune006.jpg

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