mercoledì 9 marzo 2016

Il castello di mercoledì 9 marzo






CASTELLETTO CERVO (BI) - Castello del Guado

Un castellanus Castelleti è citato in una lettera del 1095-1096 circa inviata da Oberto conte del Canavese e castellano di Castelletto all’abate di Cluny, contenente lamentele circa la situazione creatasi nella cella monastica della Garella a causa della malvagità del priore. La presenza del castello è comunque chiaramente indicata nell’atto di investitura del 1141; nel consegnamento del 1260 sono citati degli spalti che probabilmente proteggevano il nucleo originario della costruzione, dominato da una torre. Questa è ricordata nel documento del 1446 che attesta la presenza di un pedaggio imposto dagli Alciati sul vino in transito al guado del Cervo: il ricavato serviva infatti alla manutenzione della fortificazione. Con il passare dei secoli la costruzione originaria, che nella attuale conformazione esterna può grosso modo risalire al XIV-XV secolo, venne ingrandita alquanto, senza però adeguarla idoneamente alle nuove esigenze strategiche, così che, di fatto, in XVII-XVIII vennero condotte ristrutturazioni finalizzate a trasformarla in una dignitosa dimora signorile di campagna. Il complesso è posto su un'altura che domina il guado del torrente Cervo. Appartenne ai conti Valperga di San Martino e, nel XV secolo, passò sotto il dominio sabaudo. La costruzione, a pianta irregolare, presenta una struttura in ciottoli di pietra in parte disposti a spina di pesce. Oggi, di proprietà privata, è una location per eventi. Al piano terreno, il Salone del Camino, il Salone degli Stemmi e la Sala del Dottore, tutti conservanti gli originali pavimenti trecenteschi in cotto, consentono di accogliere fino a 160 invitati ai tavoli. Il castello custodisce una importante collezione  di  fotografie tridimensionali d'epoca (stereogrammi), eseguite da Carlo Venzaghi, industriale cotoniero spesso in viaggio alla ricerca di nuovi materiali, nei primi anni del secolo scorso in Italia  (Milano, Roma, Napoli, Venezia, la Sicilia in genere i posti più fotografati) e in varie altre parti del mondo (Turchia, India, Francia). La raccolta consta di circa 500 lastre fotografiche e di tutta la sua  attrezzatura originale. per essere più comodamente apprezzate, parte delle immagini sono state digitalizzate ed ora sono visibili nella sala degli anaglifi, su monitor lcd attraverso i classici occhialini rosso/blu. Qualche immagine, con annotata data e luogo, può essere visionata anche on-line, naturalmente a patto di disporre di un paio di occhialini. Scuole o gruppi interessati possono concordare una visita inviando una mail. Nella sala della torre, ed all'occorrenza anche in altri saloni , vengono invece ospitate mostre temporanee di fotografia, pittura, scultura ed arte in genere, in occasione delle quali è possibile anche visitare l'intero castello. Altro link per approfondire:), http://www.spazimedievali.it/castelletto_cervo/

Fonti: http://www.residenzedepoca.it/matrimoni/s/location/castello_del_guado/, http://www.comune.castellettocervo.bi.it/ComSchedaTem.asp?Id=1062, scheda su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999), http://www.castellodelguado.com (sito web ufficiale)

Foto: la prima è di F. Ceragioli su https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Castelletto_cervo_castello.jpg, la seconda è di marcofederico su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/2807

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