sabato 16 aprile 2016

Il castello di domenica 17 aprile





MONTEIASI (TA) – Palazzo Ducale Antoglietta

Il popolamento del casale denominato "Montijasum" ebbe luogo nel XVI secolo, su disposizione della nobile famiglia degli Antoglietta, originariamente Natoli o de Nanteuil. Costoro, di origine normanna, devono il nome al castello di Nantouillet (anticamente Nantoletium), ubicato nelle vicinanze di Parigi, assegnato loro dai primi sovrani capetingi nel IX secolo. Nel 1280 i cavalieri reali Natoli presero parte alla campagna condotta da Carlo I d’Angiò, con il quale erano imparentati, per la conquista del regno che fu di Federico II di Svevia. Provenienti da una secolare stirpe di condottieri, tutti cavalieri milites, si distinsero in battaglia, e per meriti militari, ricevettero vasti possedimenti in varie parti d'Italia direttamente da Re Carlo I d'Angiò, tra cui Sicilia, Campania e Toscana ma anche in Puglia dove si trasferirà un ramo della famiglia. La famiglia nel corso del tempo modificò il proprio cognome da de Nanteuil (di Natoli) a Landoglia fino a dell'Antoglietta. In Particolare, a Enrico Landoglia vennero assegnate alcune aree dell'attuale Salento, nello specifico il versante orientale dell'odierna provincia di Taranto. Erardo (Erard de Nanteuil) fu il primo della stirpe dei Landoglia ad essere elevato barone di Fragagnano, nella cui giurisdizione ricadeva un Parcus Tabernae di epoca tardoantica, una stazione di rifornimento gestita dai Cavalieri di San Giovanni. A precisare il ruolo dei Landoglia-Antoglietta fu l'arcivescovo di Taranto Lelio Brancaccio, che fra il 27 aprile e il 13 maggio 1578 compì una visita pastorale in cui indicò la baronessa Geronima Delli Monti, vedova dell'ottavo barone Francesco Antonio Landoglia (il primo della sua famiglia a farsi chiamare "dell'Antoglietta"), l'iniziatrice della costruzione del casale. Il barone Francesco Antonio aveva lasciato a Diofebo, figlio di primo letto, l'area degli attuali comuni di Fragagnano, San Marzano di San Giuseppe, Monteparano, Carosino, Roccaforzata, e a Giovan Tomaso, figlio della baronessa Delli Monti, il casale di Montijasum. In tal veste, Giovan Tomaso compare nella relazione di Lelio Brancaccio, che indica anche una popolazione di ottanta anime. Nel XVII secolo i Landoglia-dell'Antoglietta dominarono i propri casali lasciando che potessero stabilirsi albanesi, cristiani di rito greco, costretti ad emigrare a causa delle guerre. A Giovan Tomaso dell'Antoglietta succedette Pompeo. Livia, figlia di quest'ultimo, andò in sposa al nobile di Taranto, Carlo Ungaro. Con tale unione si estinse questo ramo della famiglia. L'anello di congiunzione con il Medioevo è attestato da un alto muro portante, ben conservato nella parte posteriore del Palazzo Ducale, in pieno centro storico, un tempo detta masseria di Monteiasi, nel XV secolo già di proprietà della famiglia Antoglietta e la esistente masseria della Taverna; ed è proprio dalla fine del 1400 che la storia di Monteiasi diventa più leggibile e documentata. Agli inizi del 1500 la Masseria della Taverna per mezzo secolo circa divenne Stazione del Sovrano Militare Ordine dei Cavalieri di S. Giovanni, chiamati Cavalieri di Malta. Si può sostenere che questo edificio insieme all'altra masseria divenuta poi Casale e successivamente Palazzo Ducale rappresentano i riferimenti più certi da cui si può far data per i primi nuclei abitativi che diedero vita al paese e alla comunità di Monteiasi.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Monteiasi, scheda di Ciro Carretta su http://www.monteiasi.it/mioweb7/CENNIstorici.htm

Foto: è presa dalla pagina Facebook “Monteiasi” (https://www.facebook.com/pages/Monteiasi/118853424808885)  

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