lunedì 31 luglio 2017

Il castello di lunedì 31 luglio




BEINETTE (CN) - Castello di Rudinì

I primi secoli della dominazione romana coincidono con il periodo più florido della storia di Beinette. Numerosi ritrovamenti archeologici dimostrano la ricchezza artistica del piccolo centro, che, tuttavia, in seguito alle parabole discendenti delle vicende politico-economiche di Roma, decadde rapidamente a partire dal IV secolo. Per lungo tempo Beinette rimase assente dai documenti ufficiali. Ricomparve pochi anni prima del 1000, in una donazione fatta da un Johannes habitator in loco Bagenne, al vescovo di Asti. Verso la metà dell'XI secolo, un diploma emanato da Enrico III conferma il dominio della Chiesa di Asti sul comitato di Bredulo e ricorda nuovamente la corte di Baienna Superioris. La villa, tornò ad essere un luogo prospero e di rilievo, ormai difesa da un castello, possedendo inoltre un ampio territorio, esteso fino alla Bisalta, con una pieve e il monastero femminile Santo Stefano del lago, sotto la giurisdizione astigiana di Sant'Anastasio. Soggetta fin dalle origini ai vescovi di Asti, Beinette venne concessa in feudo, prima ai Marchesi di Busca, poi ai Signori di Forfice, ed infine, nel 1237, ai Signori di Morozzo. Occupata nel 1245 dalle truppe di Cuneo, ne seguì la storia per più di un secolo. Passata nel 1382 ai Principi di Acaia, Beinette divenne libero comune nel 1385, e conquistata nel 1396 dai Marchesi del Monferrato, che la cedettero nello stesso anno ai Savoia. Più volte danneggiata nel corso di vicende belliche, che interessarono a partire dal XVI secolo la fortezza di Cuneo, il paese nel 1744 fu occupato dalle truppe gallo-ispaniche, mentre, verso la fine del secolo fu teatro di aspri combattimenti tra austriaci e armate napoleoniche. Il Castello di Beinette è documentato storicamente a partire dall'XI secolo. L'edificio attuale, situato in cima ad una leggera elevazione del terreno, rivela all'esterno tracce dell'originale borgo medioevale, solo nella torre quadrata che sovrasta il corpo principale della costruzione. Nel Settecento, per volere di Carlo Francesco Ferrero, marchese di Ormea, si procedette ad una ristrutturazione, opera dell'ingegnere Carlo Antonio Castelli, che iniziò i lavori a partire dal 1741, dando vita ad un complesso nello stesso tempo gradevole e massiccio. L'edificio si presenta come villa di campagna, caratterizzata da fasce marcapiano e da una torretta rettangolare sulla facciata rivolta verso il paese. Attualmente si trova in totale stato di abbandono, invaso dalla vegetazione e gravemente compromesso nei suoi principali elementi strutturali. Link suggeriti per approfondire: http://www.samuelesilva.net/2016/01/27/cera-una-volta-il-castello-di-beinette/, https://drive.google.com/file/d/0B1qnhv3Ppwu-eTlKemlKLVZ3eTg/view, https://www.facebook.com/castellorudini/, https://vimeo.com/76799042 (video di Horsepower)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Beinette, testo su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)

Foto: la prima è di Luigi.tuby su https://it.wikipedia.org/wiki/Beinette#/media/File:Beinette_castello.jpg, la seconda è presa dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/castellorudini


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